"La visita reumatologica è una visita medica specializzata che si concentra sullo studio e sulla diagnosi delle malattie reumatiche."
Secondo recenti stime pubblicate dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) sono più di 5 milioni le persone in Italia che sono affette da artriti e malattie reumatologiche. Sono patologie infiammatorie che, danneggiando articolazioni, ossa e muscoli, provocano una difficoltà sempre maggiore nei movimenti. Molto spesso tali patologie non danno segni di comparsa e, se non trattate subito e in modo adeguato, possono portare anche a gravi casi di invalidità. Per trattare l’insorgere di tali patologie è necessario effettuare una visita reumatologica.
Cos’è la visita reumatologica
La visita reumatologica è una visita specialistica effettuata da un medico reumatologo per valutare sintomi che solitamente interessano articolazioni, legamenti, muscoli, tendini e ossa, ma alcune volte riguardano anche l’infiammazione di organi interni.
Si parla di reumatologia nel trattamento di:
Durante la prima visita reumatologica il dottore farà una serie di domande al paziente sui sintomi in modo da avere un quadro completo; successivamente verrà effettuata la visita vera e propria controllando lo stato di salute di ossa e muscoli. In alcuni casi il medico può prescrivere ulteriori esami radiologici.
Che tipo di preparazione è necessaria?
Non è necessaria alcuna preparazione in vista di una visita reumatologica. È necessario però portare con sé tutti gli esami di laboratorio effettuati in precedenza e i referti di eventuali accertamenti diagnostici. È bene anche stilare una lista dei farmaci che si stanno assumendo o che sono stati assunti in precedenza per il trattamento degli stessi sintomi.
Cosa portare alla prima visita reumatologica?
I Pazienti che accedono al Servizio per la prima volta, sarebbe bene fossero provvisti di alcuni esami di base recenti: VES e PCR, emocromo completo, funzionalità epatica e renale. A giudizio del medico curante, anche RA test ed Anticorpi antinucleo, qualora vi sia un sospetto di patologia autoimmune. Per le patologie a maggior espressione clinica articolare, è utile avere almeno una radiografia della o delle articolazioni eventualmente interessate. Poiché le malattie reumatiche sono spesso croniche, sarà necessario fare periodicamente delle visite di controllo per valutare la risposta alla terapia e l’attività di malattia.
Quando effettuare una visita reumatologica
È importante effettuare una visita reumatologica e riconoscere subito eventuali i sintomi nei casi di:
Come si svolge la visita reumatologica?
Durante la prima visita reumatologica verranno fatte numerose domande per stabilire l’epoca di insorgenza del dolore articolare (sintomo più comune delle malattie di interesse reumatologico), le sue caratteristiche, la risposta ad eventuali terapie già tentate, ecc.
Non verranno, inoltre, tralasciate le abitudini alimentari, lo stile di vita, la menopausa, la presenza di altri sintomi, quali febbre, dimagramento, difficoltà a respirare, ecc.
Nel corso della visita reumatologica viene stilata una relazione scritta, da consegnare al medico curante, nella quale viene indicata la conclusione diagnostica (se già raggiunta) e le relative terapie consigliate o, alla luce di ipotesi diagnostiche, vengono richiesti ulteriori approfondimenti con esami clinici o strumentali. L’esame obiettivo consisterà in una visita generale e locale a livello delle articolazioni, dei muscoli e delle ossa dello scheletro. In caso di riscontro di presenza di liquido sinoviale nelle articolazioni, potrà essere utile aspirare tale liquido con una siringa (artrocentesi) per studiarlo con un esame macroscopico e microscopico per vedere se è di tipo infiammatorio o non e per ricercare la presenza di microcristalli di acido urico (diagnostici di gotta) o di pirofosfato di calcio (diagnostici di condrocalcinosi). Si potranno anche iniettare delle sostanze medicamentose nelle articolazioni, quali il cortisone a lento rilascio o preparati di acido jaluronico (infiltrazioni intraarticolari). Sia l’artrocentesi che l’infiltrazione generalmente non causano più dolore di una iniezione intramuscolare.
Cosa si deve fare quando viene diagnosticata una malattia “reumatologica”
Oltre alle medicine prescritte dallo specialista, è convenevole che il paziente segua un modo di mangiare corretto e sano, svolgendo in maniera regolare degli esercizi fisici e conducendo una tipologia di vita alquanto misurata. Quindi evitando fonti stressanti o mutamenti radicali delle propri consuetudini. In caso di necessità bisogna ricorrere all’aiuto chirurgico per risolvere determinati danneggiamenti causati dalla malattia.
Considerazioni finali
Quando vi ritrovate a dover affrontare problematiche di salute concernenti le articolazioni, è sempre meglio affidarsi a un reumatologo che possa supportarvi e guidarvi sulla strada curativa più giusta per voi. Non bisogna prendere sottogamba disturbi di questo tipo perché una diagnosi non tempestiva e una cura non iniziata in tempo, può portare a una malattia più severa con danni permanenti alle articolazioni e alterazioni considerevoli dal punto di vista respiratorio e cardiaco.
Malattie reumatiche - Redazione Reumatoide.it - Febbraio 2024