ESENZIONI PER DISABILITA'
La normativa italiana (Legge 104/92 e Legge 17/99) riconosce ai studenti disabili che vogliono frequentare l’università alcune agevolazioni economiche:
Inoltre si può usufruire di:
Per avere altre informazioni puoi rivolgerti all’ufficio disabilità del tuo Ateneo che si occupa di supportare le persone disabili nelle scelte, durante le lezioni e gli esami. Mette a disposizione servizi di tutoraggio e strumenti informatici, supporta nella ricerca di stage (per maggiori informazioni leggi la scheda Stage e tirocini) e offerte di lavoro.
Agevolazioni per studenti disabili
La legge 104/92 prevede alcune agevolazioni per gli studenti disabili:
Cosa dicono le leggi?
Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate (Legge 104/92) riconosce e tutela i diritti della persona disabile ad essere inclusa nella vita sociale in tutte le fasi della sua vita e in diversi contesti come scuola e lavoro. Gli articoli 12,13,14,15,16,17 trattano il tema dell’istruzione in modo particolare è specificato il diritto all’educazione per tutte le persone disabili, l’iter per realizzare un piano educativo personalizzato (PEI) e le modalità di valutazione, le linee e i soggetti che possono favorire l’integrazione scolastica e infine la gestione dei corsi di formazione professionale. In tale normativa si specifica che la persona disabile che non può andare a scuola per motivi di salute, può frequentare speciali classi presenti in alcuni unità sanitarie locali, centri di recupero e di riabilitazione convenzionate
Integrazione e modifica della legge quadro 5 febbraio 1992, n. 104, per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate (Legge 17/99) presenta le agevolazioni per studenti disabili che vogliono studiare all’università
Modifiche alla disciplina delle indennità di accompagnamento di cui alla legge 21 novembre 1988 n. 508 (Legge 289/1990) definisce i contributi economici (indennità) per invalidi civili, ciechi civili, sordomuti e per minori invalidi che frequentano corsi scolastici di ogni ordine e grado, centri di formazione, centro di addestramento professionale e centri di riabilitazione. In modo particolare la normativa prevede che i minori possano ricevere un contributo economico mensile solo per il periodo in cui segue il corso. Inoltre non potrà ricevere il contributo nel caso in cui si riceva già un’indennità di accompagnamento o altre forme di sostegno speciali.
Sono esonerati dal versamento delle tasse universitarie anche i figli di soggetti che beneficiano della pensione di inabilità. In tal caso è tuttavia necessario presentare all’università il modello ISEE e un’autocertificazione del proprio stato di famiglia.
ESENZIONI PER REDDITO
Tasse universitarie 2020, esenzione totale fino a 20.000 euro di reddito, riduzioni dall’80% al 10% per i redditi fino a 30.000 euro.
Con l’imminente avvio del nuovo anno accademico, facciamo il punto sull’esonero e sulle agevolazioni previste per le tasse universitarie.
Il decreto MIUR del 26 giugno 2020 modifica le soglie della no tax area università, aumentando il limite ISEE e creando un sistema di riduzioni a scalare, pari ad un massimo dell’80% e fino al 10%.
Le università potranno inoltre introdurre ulteriori agevolazioni per gli studenti, sempre graduate in base al principio della progressività.
Chi non paga le tasse universitarie, quali sono le agevolazioni previste e come funziona la detrazione fiscale nel modello 730/2020? Sono queste le domande alle quali risponderemo in questa guida completa ed aggiornata.
L’iscrizione all’università comporta la necessità di farsi carico di spese elevate, che partono dalle tasse fino ad arrivare al costo per l’affitto per i tanti studenti fuori sede, con prezzi che nelle grandi città come Roma o Milano possono arrivare anche oltre 500 euro al mese a stanza.
Proprio per questo e per coniugare la voglia e necessità di studiare e specializzarsi con il bisogno di risparmiare sono previste alcune agevolazioni per chi vuole iscriversi all’università.
Chi non paga le tasse universitarie 2020? Novità e limiti di reddito per l’esenzione totale
Tasse universitarie 2020, riduzione dall’80% al 10% fino a 30.000 euro
Esenzione tasse universitarie 2020, agevolazioni anche per singola università
Esenzione tasse universitarie per chi ha superato la maturità con 100/100
Esenzione tasse universitarie per invalidità
Detrazione tasse universitarie, come funziona lo sconto nel modello 730
Non solo tasse universitarie: detrazione dell’affitto per gli studenti fuori sede
Fino allo scorso anno erano esonerati dal pagamento delle tasse universitarie gli studenti e i relativi nuclei familiari con modello ISEE di valore fino a 13.000 euro.
Complice la situazione emergenziale in atto e le ricadute economiche causate dal Covid-19, con il decreto del MIUR del 26 giugno 2020 la no tax area è stata estesa fino a 20.000 euro.
Il limite per beneficiare dell’esonero totale dal pagamento delle tasse universitarie sarà valutato in base al valore del modello ISEE 2020.
Tasse universitarie 2020, riduzione dall’80% al 10% fino a 30.000 euro
Accanto all’esenzione totale, per l’anno accademico 2020/2021 vengono previste ulteriori esoneri, dall’80% e fino al 10% delle tasse universitarie, secondo la seguente tabella ed entro il limite ISEE di 30.000 euro:
Valore ISEE Riduzione tasse universitarie 2020
20.000-22.000 80%
22.000-24.000 50 %
24.000-26.000 30%
26.000-28.000 20%
28.000-30.000 10%
L’esenzione o la riduzione delle tasse universitarie sarà automatica per gli studenti in possesso dei requisiti ISEE iscritti al primo anno di università. Per le iscrizioni agli anni successivi, l’esenzione totale dal versamento delle tasse universitarie è legata anche al rispetto dei seguenti requisiti di merito:
Decreto MIUR del 26 giugno 2020
No tax area università: le nuove soglie previste per l’anno accademico 2020/2021
Esenzione tasse universitarie 2020, agevolazioni anche per singola università
All’estensione della no tax area si affianca la possibilità per le università di disporre agevolazioni ulteriori rispetto a quelle definite su base nazionale.
Il decreto del MIUR del 26 giugno 2020 prevede che ciascun Ateneo, sulla base della propria situazione, potrà stabilire:
Esenzione tasse universitarie per chi ha superato la maturità con 100/100
Alcuni Atenei prevedono l’esenzione dal versamento delle tasse universitarie in caso di conseguimento della maturità con il massimo dei voti.
Chi si è diplomato con 100 o 100 e lode potrà quindi non pagare le tasse all’università ma chiariamo che in questo caso le agevolazioni variano e che non esiste una regola universale.
Alcuni Atenei possono prevedere la riduzione dell’importo, altri il versamento di una tassa minima e altri invece l’esonero totale. In questo caso è quindi fondamentale far riferimento al regolamento delle tasse della propria università.
Esenzione tasse universitarie per invalidità
Detrazione tasse universitarie, come funziona lo sconto nel modello 730
Oltre all’esenzione e alle diverse agevolazioni previste si ricorda che con la dichiarazione dei redditi è possibile portare in detrazione anche le spese sostenute per l’iscrizione a università e corsi di specializzazione pubblici o privati.
La detrazione delle spese universitarie riguarda l’iscrizione e la spesa per la frequenza dei seguenti corsi:
La prima accortezza da seguire riguarda proprio la differenza prevista nel caso di iscrizione a università statali o università private.
Per quanto riguarda l’iscrizione e le spese relative a corsi di università statali è possibile portare in detrazione Irpef 19% le spese sostenute relative a:
In merito alla detrazione delle spese per l’iscrizione o la frequenza di università private bisognerà seguire regole specifiche.
L’importo delle spese detraibili è stabilito annualmente dal MIUR non può essere superiore a quello stabilito per le tasse e i contributi per gli studi con un indirizzo uguale o affine svolti nelle università statali della stessa città o della stessa regione.
Se si configura un’eventuale eccedenza nelle tasse pagate, su quell’eccedenza non può essere calcolata alcuna detrazione.
Ecco l’attuale tabella con i limiti di detraibilità pubblicati dal MIUR:
Area disciplinare corsi istruzione Nord Centro Sud Isole
Medica 3.700 euro 2.900 euro 1.800 euro
Sanitaria 2.600 euro 2.200 euro 1.600 euro
Scientifico-tecnologica 3.500 euro 2.400 euro 1.600 euro
Umanistico-sociale 2.800 euro 2.300 euro 1.500 euro
Sempre con decreto annuale, il MIUR fissa i limiti di detraibilità relativi alle spese per l’iscrizione e la frequenza di corsi di dottorato, di specializzazione e di master universitari di primo e di secondo livello.
L’importo massimo di spesa detraibile è fissato nelle seguenti misure:
Spesa massima detraibile Nord Centro Sud Isole
Corsi di dottorato, di specializzazione 3.700 euro 2.900 euro 1.800 euro
e master universitari di primo e di secondo livello
Non solo tasse universitarie: detrazione dell’affitto per gli studenti fuori sede
Le spese per la frequenza dell’università non si fermano a quelle per l’iscrizione e per le tasse. Uno dei costi maggiori che interessa i tanti studenti fuori sede è quello per il pagamento dell’affitto.
Il costo sostenuto per i canoni di locazione, ovvero la spesa relativa all’affitto, può essere portata in detrazione al 19% nel limite totale di 2.633 euro. La detrazione dell’affitto nel modello 730 è riconosciuta agli studenti iscritti ad un’università situata in un Comune distante almeno 100 chilometri da quello di residenza dello studente e, comunque, in una Provincia diversa.
Come evitare di pagare le tasse universitarie se il genitore è disabile
L’esonero delle tasse universitarie spetta anche ai figli di soggetti che percepiscono la pensione di inabilità. In questo caso, è necessario presentare l’indicatore ISEE del nucleo familiare o un’autocertificazione dello stato di famiglia. Dunque, ecco come evitare di pagare le tasse universitarie se il genitore è disabile.
Diritti del malato - Redazione Reumatoide.it Gennaio 2021