"La spondiloartrite assiale (axSpA) è una malattia infiammatoria cronica che colpisce non solo colonna vertebrale e scheletro periferico, ma anche organi come occhi, pelle e intestino".
La spondiloartrite assiale (axSpA) è una malattia infiammatoria cronica che non interessa solo la colonna vertebrale e le articolazioni periferiche, ma può anche manifestarsi in organi esterni, come occhi, pelle e intestino. Le manifestazioni extra-articolari, come l'uveite, la psoriasi e le malattie infiammatorie intestinali (IBD), possono rendere difficile la diagnosi, che spesso avviene con un notevole ritardo temporale. Una recente review pubblicata su Jama ha esaminato l'epidemiologia, i criteri diagnostici e le opzioni terapeutiche per l'axSpA.
Manifestazioni Extra-Articolari e Diagnosi
Fino al 20% dei pazienti affetti da axSpA presenta sintomi che coinvolgono organi o articolazioni al di fuori della colonna vertebrale. Tra queste manifestazioni:
Identificare precocemente queste manifestazioni può fornire indicazioni fondamentali per la diagnosi di axSpA, soprattutto in pazienti con dolore lombare cronico di origine incerta. Tuttavia, la sovrapposizione dei sintomi tra axSpA e altre malattie infiammatorie, come l'artrite psoriasica, complica la diagnosi.
Patogenesi e Diagnosi
La patogenesi dell'axSpA coinvolge fattori genetici, alterazioni nella flora intestinale e traumi a carico delle entesi, che causano l'infiltrazione di cellule immunitarie nelle articolazioni sacroiliache e nelle inserzioni tendinee della colonna vertebrale.
Attualmente, non esistono criteri diagnostici ben definiti per l'axSpA. La diagnosi, spesso ritardata di 6-8 anni dall'insorgenza dei sintomi, si basa sulla storia clinica (come il dolore infiammatorio alla schiena, con sensibilità dal 74% all'81% e specificità dal 25% al 44%), su test di laboratorio (ad esempio, la positività per l'antigene leucocitario umano B27, con sensibilità del 50% e specificità del 90%, e livelli elevati di proteina C-reattiva) e su esami di imaging, come la radiografia o la risonanza magnetica che evidenziano la sacroileite.
Trattamento
Le terapie iniziali comprendono fisioterapia e farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), ma meno del 25% dei pazienti ottiene un controllo completo dei sintomi con i FANS. Circa il 75% dei pazienti richiede farmaci biologici, come inibitori del TNF-alfa e dell'interleuchina 17, o inibitori delle JAK, per alleviare i sintomi, prevenire danni strutturali e migliorare la qualità della vita.
Studi clinici hanno dimostrato che gli inibitori del TNF migliorano significativamente il punteggio ASAS20 (una misura che valuta dolore, funzione e infiammazione) nel 58-64% dei pazienti, rispetto al 19-38% nel gruppo placebo. Risultati simili si osservano con gli inibitori dell'IL-17 e gli inibitori delle JAK.
Le linee guida congiunte di ASAS e EULAR evidenziano l'importanza delle manifestazioni extra-articolari nel trattamento dell'axSpA, suggerendo una preferenza per gli anticorpi monoclonali contro il TNF nei pazienti con uveite ricorrente o IBD attiva e per gli inibitori dell'IL-17 nei pazienti con psoriasi significativa.
Conclusione
L'axSpA rappresenta una malattia complessa che richiede un approccio multidisciplinare e una maggiore consapevolezza da parte dei professionisti sanitari. Riconoscere tempestivamente le manifestazioni extra-articolari e adottare terapie mirate può migliorare notevolmente gli esiti per i pazienti, riducendo l'impatto della malattia e migliorando la loro qualità di vita.
Malattie reumatiche - Rielaborazione testo da pharmastar.it - Dicembre 2024