SPONDILOARTRITE E SBILANCIAMENTO NELLA DIETA

SPONDILOARTRITE E SBILANCIAMENTO NELLA DIETA

SPONDILOARTRITE E SBILANCIAMENTO NELLA DIETA

I pazienti affetti da spondiloartrite assiale non radiografica (r-axSpA) sembrano connotarsi per una stile dietetico sbilanciato, che non privilegia, in particolare, i nutrienti ad azione anti-infiammatoria. Queste le conclusioni di uno studio di recente pubblicazione su Arthritis Research and Therapy.

Razionale e disegno dello studio


La spondiloartrite assiale radiografica (r-axSpA) rappresenta una delle malattie reumatiche infiammatorie croniche più comuni, che colpisce circa lo 0,2% della popolazione svedese, ricordano i ricercatori nell’introduzione allo studio. E’ noto da tempo che un apporto nutrizionale equilibrato e adeguato è essenziale per il mantenimento delle funzioni fisiologiche e come una dieta sbilanciata aumenti il rischio di sviluppare condizioni quali obesità, osteoporosi e/o aterosclerosi. Si ritiene inoltre che la qualità della dieta influisca sull'infiammazione sistemica. Le abitudini alimentari dei pazienti con r-axSpA sono in gran parte sconosciute. Lo scopo di questo studio è stato quello di valutare l'assunzione di nutrienti con la dieta nei pazienti affetti da r-axSpA e di esaminare se differisce rispetto alle persone senza r-axSpA.

In questo studio, basato sui dati di un lavoro precedentemente condotto in una clinica reumatologica ubicata in Svezia settentrionale, sono stati presi in considerazione pazienti con diagnosi di r-axSpA di età compresa tra 18 e 75 anni. Il gruppo di controllo era composto da pazienti selezionati a caso di età compresa tra 50 e 64 anni, che non presentavano una storia pregressa di malattia infiammatoria reumatica. I dati relativi a ciascun paziente con r-axSpA sono stati incrociati, in base al sesso e all’età, con quelli relativi a 4 pazienti del gruppo di controllo. L'apporto nutrizionale è stato valutato mediante il questionario semiquantitativo di frequenza alimentare Mini-Meal-Q.

In totale sono stati inclusi nell'analisi 81 pazienti con r-axSpA e 324 membri del gruppo di controllo. E’ stata condotta un’analisi di 
regressione logistica, corretta in base al luogo di nascita, al livello di istruzione, al peso corporeo e all’assunzione calorica, per mettere a confronto i regimi alimentari dei pazienti con r-axSpA con quelli dei controlli.

Risultati principali


Confrontando l'assunzione media di macronutrienti, i pazienti con r-axSpA rispetto al gruppo di controllo si connotavano per una maggiore percentuale di energia (E%) proveniente dall’assunzione di carboidrati (44,9% vs 43,4%), una minore assunzione di acidi grassi omega-3 (1,12% vs 1,21%), una minore assunzione di acidi grassi omega-6 (3,86% vs 4,31%) e una minore assunzione di acido linoleico (3,83% vs 4,26%). Focalizzando l’attenzione sui macronutrienti, è emerso che i pazienti con r-axSpA presentavano una riduzione dell’introito alimentare di magnesio, selenio, vitamine E, K e beta-carotene rispetto al gruppo di controllo. Da ultimo, anche l’aderenza alle RDA (dosi giornaliere raccomandate) di alcuni micronutrienti si era ridotta nei pazienti con r-axSpA rispetto al gruppo di controllo: nello specifico, un numero inferiore di pazienti con r-axSpA ha soddisfatto le RDA relative all’assunzione di niacina, fosforom selenio e vitamina D. Al contrario, l’assunzione di tiamina è risultata più elevata nei pazienti affetti da malattia reumatologica.

Riassumendo


Nel commentare i risultati, i ricercatori hanno ammesso, tra i limiti metodologici intrinseci dello studio, la mancata valutazione del nesso di causalità in ragione del disegno osservazionale dello studio, la mancanza di dati sui pazienti con r-axSpA di nuova diagnosi e la limitata generalizzazione dei dati per i pazienti appartenenti ad altri gruppi di età. Ciò detto, in conclusione, lo studio sembra suggerire che l’assistenza clinica dei pazienti con r-axSpA potrebbe essere migliorata incorporando nelle misure cliniche di routine lo screening nutrizionale di questi pazienti.


Attenzione: (Le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e non si sostituiscono in alcun modo al consulto medico e/o al parere di uno specialista. Non costituiscono, inoltre, elemento per la formulazione di una diagnosi o per la prescrizione di un trattamento. Per quanto riguarda il fai da te, questo potrebbe essere potenzialmente pericoloso, AIRA ODV non è responsabile di eventuali danni a animali, cose o persone in seguito all’applicazione di metodi descritti negli articoli. Si ricorda che bisogna prestare attenzione ai materiali e prodotti usati che potrebbero in alcuni casi anche nuocere alla salute o creare allergie o altri effetti negativi).


Alimentazione - Tratto da pharmastar.it - di Nicola Casella - Settembre 2023

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