Psoriasi e artrite psoriasica: l’alimentazione ha un peso importante sull’evoluzione di queste patologie nel tempo nel tempo. Non esistono cibi in grado di arrestare consentirne la remissione delle due malattie, ma a tavola è possibile fare molto per migliorare la salute delle articolazioni di chi ne è affetto.
Psoriasi e artrite psoriasica
La psoriasi è una malattia cronica e autoimmunitaria che colpisce la pelle. Si manifesta con placche squamose, rossastre, spesso accompagnate da prurito. Questa condizione, nonostante non sia contagiosa, può causare disagio e impatto psicologico sui pazienti.
L’artrite psoriasica, d’altra parte, è una complicazione dell’artrite che colpisce circa il 30% delle persone con psoriasi. Combina i sintomi cutanei della psoriasi con quelli infiammatori delle articolazioni, simili all’artrite reumatoide.
Tipologie di artrite psoriasica
Il decorso della malattia inizia nei fasci che uniscono le articolazioni. Può estendersi a tutte le articolazioni del corpo. Le aree più colpite sono le mani e i piedi, e in certe situazioni, la malattia può presentarsi senza alcuna desquamazione.
Può trascorrere un decennio prima che un individuo con psoriasi manifesti sintomi dell’artrite psoriasica.I segni della malattia tendono ad apparire gradualmente, intensificandosi nel tempo, e possono essere raggruppati in quattro categorie distinte:
Il ruolo della dieta
Il legame tra l’alimentazione, la psoriasi e l’artrite psoriasica è oggetto di intensi studi. È noto che l’obesità è un fattore di rischio per l’insorgenza e l’aggravamento della psoriasi e dell’artrite psoriasica. La dieta, quindi, è cruciale non solo per il controllo del peso ma anche per la gestione dell’infiammazione.
Relazione tra metabolismo, psoriasi e artrite psoriasica
Da tempo, è riconosciuta una significativa interconnessione tra la psoriasi, l’artrite psoriasica e il metabolismo. La base infiammatoria di queste patologie può, infatti, causare complicazioni metaboliche che, a loro volta, aumentano il rischio di aterosclerosi. Questo fenomeno avviene principalmente a causa delle citochine, che sono responsabili dell’infiammazione articolare e che possono avere effetti negativi sull’intero organismo, influenzando la funzionalità di organi cruciali come il fegato e i reni. Tuttavia, molti studi hanno evidenziato anche una relazione reciproca: la presenza di condizioni come l’ipercolesterolemia e altri disordini metabolici, in individui altrimenti sani, sembra correlare con un rischio maggiore di manifestare psoriasi e artrite psoriasica in seguito.
Cibi che fanno bene
Gli integratori sono consigliati?
Se si rileva una carenza di specifici nutrienti, gli integratori possono offrire un valido supporto. Prima di iniziare un qualsiasi regime di integrazione, è però necessario rivolgersi a un medico per un consiglio appropriato. Tra gli integratori che potrebbero essere utili nel contrastare i sintomi dell’artrite psoriasica troviamo:
È interessante notare che alcune ricerche hanno evidenziato l’efficacia dell’acido gamma-linolenico, un acido grasso semi-essenziale, ora presente in numerosi prodotti integrativi disponibili sul mercato.
Cibi da limitare o evitare
Ecco un breve elenco dei cibi che sarebbe meglio evitare:
La dieta mediterranea
Mentre la dieta mediterranea, con le sue radici tradizionali, rimane una scelta salutare per molti, esiste una dieta specifica che potrebbe avere una particolare rilevanza per coloro che soffrono di artrite psoriasica. Nella dieta mediterranea è previsto l’inclusione di proteine e grassi di origine animale attraverso fonti come i latticini, il pesce, le carni bianche e le uova. Si raccomanda di limitare l’assunzione di questi alimenti a 2-3 occasioni settimanali. Allo stesso modo, è consigliabile ridurre la frequenza del consumo di carne rossa, preferendo le varianti magre, e di dolciumi, noti per la loro ricchezza in zuccheri semplici e grassi, a solo alcune volte al mese. Optare per la dieta mediterranea risulta benefico, in particolare, per chi vive con la psoriasi. Questa dieta, infatti, privilegia cibi ricchi di vitamine come la A, E e C, e di minerali come ferro, zinco e selenio. Questi nutrienti sono riconosciuti per le loro efficaci proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, e il loro apporto dietetico è collegato a una diminuzione dei fattori infiammatori. Sottolineando ulteriormente l’importanza degli acidi grassi nella gestione della psoriasi, studi hanno evidenziato come un’assunzione ridotta di acidi grassi monoinsaturi possa correlarsi a una gravità maggiore della condizione. Al contrario, l’adozione di una dieta che comprenda un consumo regolare di olio extravergine d’oliva può offrire una protezione efficace alle membrane cellulari dall’azione dei radicali liberi. L’effetto combinato antinfiammatorio e antiossidante di questo olio rappresenta un valido alleato nella prevenzione e gestione di molteplici patologie, tra cui la psoriasi.
I benefici della dieta low-Fodmap
Esiste però una dieta specifica che potrebbe avere una particolare rilevanza per coloro che soffrono di artrite psoriasica. Questa dieta, nota come regime low-Fodmap, si concentra sulla riduzione dell’assunzione di oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi fermentabili e polioli. La sua efficacia nel trattare la sindrome dell’intestino irritabile è ben documentata. Tuttavia, ci sono anche indicazioni, come una ricerca presentata al prestigioso American College of Rheumatology di San Francisco, che suggeriscono che la dieta low-Fodmap potrebbe influenzare positivamente il decorso dell’artrite psoriasica.
La questione del glutine
Anche se non tutti i pazienti con psoriasi sono intolleranti al glutine, alcune persone hanno riscontrato un miglioramento dei sintomi seguendo una dieta senza glutine. Consultare sempre un medico o un nutrizionista prima di apportare cambiamenti significativi alla dieta.
Conclusione
La gestione della psoriasi e dell’artrite psoriasica richiede un approccio olistico. Sebbene la dieta sia un elemento chiave, è importante combinare l’alimentazione con trattamenti farmacologici, esercizio fisico regolare e, in alcuni casi, terapie psicologiche per gestire l’impatto emotivo di queste condizioni.
Attenzione: (Le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e non si sostituiscono in alcun modo al consulto medico e/o al parere di uno specialista. Non costituiscono, inoltre, elemento per la formulazione di una diagnosi o per la prescrizione di un trattamento. Per quanto riguarda il fai da te, questo potrebbe essere potenzialmente pericoloso, AIRA ODV non è responsabile di eventuali danni a animali, cose o persone in seguito all’applicazione di metodi descritti negli articoli. Si ricorda che bisogna prestare attenzione ai materiali e prodotti usati che potrebbero in alcuni casi anche nuocere alla salute o creare allergie o altri effetti negativi).
Alimentazione - Tratto da
invaliditaediritti.it - Settembre 2023