PEPITEM: LA MOLECOLA CHE POTREBBE RINGIOVANIRE IL SISTEMA IMMUNITARIO

PEPITEM: LA MOLECOLA CHE POTREBBE RINGIOVANIRE IL SISTEMA IMMUNITARIO

PEPITEM: LA MOLECOLA CHE POTREBBE RINGIOVANIRE IL SISTEMA IMMUNITARIO

"Pepitem è una molecola testata nei topi che potrebbe prevenire malattie legate a risposte immunitarie, come l'artrite reumatoide e il diabete di tipo 1, e può aiutare a ringiovanire il sistema immunitario."


Nota come Pepitem, questa molecola ha dimostrato di essere efficace nei topi e potrebbe contribuire a prevenire malattie associate a disfunzioni del sistema immunitario, come l’artrite reumatoide e il diabete di tipo 1. Secondo recenti ricerche, Pepitem è in grado di ringiovanire il sistema immunitario stesso. Un nuovo studio condotto dall'Università di Birmingham e pubblicato sulla rivista npj Aging ha approfondito il suo meccanismo d’azione. Le malattie immunologiche, spesso derivate da attacchi del sistema immunitario sul proprio organismo, sono una delle cause principali delle patologie legate all’età, ma i dettagli sui complessi meccanismi chimici coinvolti rimangono poco chiari. Tuttavia, nel 2015, i ricercatori dell’Università di Birmingham avevano già identificato Pepitem (Peptide Inhibitor of Trans-Endothelial Migration) come una molecola potenzialmente coinvolta in queste malattie legate a risposte immunitarie errate.


Il recente studio ha confrontato le popolazioni di topi giovani con quelli più anziani, rivelando come Pepitem influisca sull’attività dei leucociti, una categoria di globuli bianchi. I risultati ottenuti indicano una diminuzione dell’attività regolatrice di questo peptide nei topi anziani, con evidenze che mostrano che Pepitem origina da una proteina più grande prodotta da specifiche cellule B, un tipo di globuli bianchi. Inoltre, è emerso che la produzione di Pepitem è stimolata da un ormone chiamato adiponectina.


Myriam Chimen, coordinatrice del progetto di ricerca, ha commentato: "Abbiamo dimostrato un declino correlato all’età nel percorso Pepitem-adiponectina e il suo impatto sul traffico delle cellule T, come riscontrato durante l'infiammazione". Chimen ha inoltre osservato che questi risultati rappresentano un passo importante verso la creazione di un agente gero-protettivo, in grado di non solo ridurre l’infiammazione eccessiva nelle persone anziane, ma anche di sostenere una funzionalità immunitaria sana. Nei prossimi anni, il gruppo di ricerca intende avviare studi clinici sull’essere umano con l'obiettivo di sviluppare nuove terapie per affrontare condizioni come l’artrite reumatoide e il diabete di tipo 1.


Reumatologia dal web - Rielaborazione testo tratto da bellieinsalute.it - Ottobre 2024

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