Che succede se un genitore anziano ha un figlio disabile, non in grado di lavorare, e sa che, prima o poi, lui dovrà badare economicamente a sé stesso? Può vivere sereno gli anni che gli mancano sapendo che, quando non ci sarà più, l’assegno che oggi percepisce passerà al suo erede? La legge prevede la pensione di reversibilità per il figlio invalido?
L’Inps ha spiegato come funziona il meccanismo che consente al figlio invalido di avere un sussidio alla morte del genitore. Prima di tutto, chiarendo il concetto di pensione di reversibilità, diversa da quella indiretta (entrambe sono considerate «pensioni ai superstiti»). La prima riguarda i familiari di chi la pensione la prende già, la seconda invece i parenti di chi ancora è in attività. Nel caso della reversibilità al figlio invalido, spetta qualcosa? E cosa bisogna fare, eventualmente, per averla? Il figlio invalido deve essere per forza a carico del pensionato per avere diritto a questo sussidio?
Pensione di reversibilità: che cos’è?
Come appena accennato, la pensione di reversibilità è una delle due forme di pensione ai superstiti (chiamate anche «di privilegio») previste dalla legge. Si tratta di un sussidio spettante ai familiari che risultino a carico di un pensionato defunto al momento del decesso di quest’ultimo. Nell’altro caso, invece, cioè quello della pensione indiretta, il sussidio viene riconosciuto a determinate condizioni ai parenti di un lavoratore ancora in attività.
La domanda va presentata all’Inps esclusivamente per via telematica, sia accedendo al sito dell’Istituto sia rivolgendosi ad un intermediario autorizzato, come ad esempio un patronato.
Pensione di reversibilità: chi ne ha diritto?
Possono chiedere la pensione di reversibilità:
Nel caso in cui non ci siano coniuge, figli o nipoti, la pensione di reversibilità può essere riconosciuta a:
La pensione ai superstiti decorre dal primo giorno del mese successivo a quello del decesso del pensionato, indipendentemente dalla data di presentazione della domanda. Significa che se la domanda viene inoltrata e i mesi successivi, il titolare della reversibilità avrà diritto agli arretrati.
Cosa si intende per inabilità
Non basta il legame di sangue per far arrivare la pensione di reversibilità al figlio invalido: ci vuole anche che le condizioni fisiche o psichiche di quest’ultimo rispondano a quello che la legge e l’Inps intendono formalmente per inabilità. Viene ritenuta inabile, secondo la definizione dell’Inps, la persona che «a causa di infermità o difetto fisico o mentale si trovi nell’assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa». Da ciò si deduce che non ha la possibilità nemmeno di procurarsi un reddito. Per i figli maggiorenni inabili, continua l’Istituto, è prevista la possibilità di mantenere il diritto alla pensione ai superstiti «nonostante lo svolgimento di particolari attività lavorative con finalità terapeutiche e presso determinati datori di lavoro».
Cosa si intende per familiare a carico
Come abbiamo visto, però, c’è un terzo requisito per vantare il diritto alla pensione di reversibilità: al grado di parentela e al riconoscimento dell’inabilità si aggiunge, infatti, la necessità di essere a carico del pensionato al momento del decesso. Anche in questo caso, l’Inps precisa i requisiti per essere considerati «a carico» di un familiare. Succede quando il superstite:
Per accertare entrambi i casi, risulta fondamentale la condizione di eventuale convivenza o meno del superstite con il defunto.
Va aggiunto il fatto che se un figlio percepisce già la pensione di reversibilità di un genitore, ha diritto all’assegno anche al momento del decesso dell’altro genitore.
Pensione di reversibilità: quanto spetta?
Veniamo ai soldi: quanto spetta di pensione di reversibilità al figlio invalido? L’importo deve essere calcolato sulla base di quanto prendeva il pensionato al momento del decesso applicando alcune percentuali, ovvero:
C’è da fare una precisazione sulla percentuale spettante al coniuge superstite; viene ridotta nel caso in cui:
Il perché di questa riduzione appare abbastanza intuibile.
Pensione di reversibilità: che succede se il figlio invalido lavora
Non è detto che un figlio invalido non possa svolgere un’attività lavorativa. In questo caso, la prestazione erogata dall’Inps si riduce in base al reddito. Secondo la tabella dell’Istituto di previdenza, l’importo della pensione di reversibilità diminuisce:
A tal fine, vanno considerati i redditi assoggettabili a Irpef, al netto di:
Non rientrano nel conteggio:
Se l’attività lavorativa è prestata da un invalido, non si perde il diritto alla reversibilità sempre che tale attività sia a fini terapeutici e di inclusione sociale.
Va detto, infine, che la pensione di reversibilità viene erogata anche a chi è riconosciuto:
Diritti del malato - Tratto da laleggepertutti.it - di Carlos Arija Garcia - Agosto 2021