NUOVI LEA: RITARDO E INTERROGAZIONE PARLAMENTARE

NUOVI LEA: RITARDO E INTERROGAZIONE PARLAMENTARE

NUOVI LEA: RITARDO E INTERROGAZIONE PARLAMENTARE

"Il Nuovo Nomenclatore, che dovrebbe rendere operativi i nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), è bloccato dopo la sospensione del Tar del Lazio, che ha rinviato la sua applicazione al 1° gennaio 2025."


Il Nuovo Nomenclatore, destinato a rendere effettivi i "nuovi" Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), si trova attualmente in una situazione di blocco. Questo perché il Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) del Lazio ha sospeso l'applicazione del provvedimento, previsto per il 1° gennaio 2025, nonostante le prestazioni siano state già definite nel 2017.


L'evoluzione del nuovo nomenclatore


Il 25 novembre 2024, il Ministro della Salute, in collaborazione con il Ministro dell'Economia e delle Finanze, ha firmato un decreto che aggiorna, per la prima volta dopo vent'anni, il Nomenclatore delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale e protesica. Questo decreto, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 27 dicembre 2024, introduce nuove tariffe per 1.113 prestazioni su un totale di 3.171.


L'implementazione del Nuovo Nomenclatore tariffario non solo garantirà l'accesso ai nuovi LEA, ma permetterà anche l'aggiornamento dei LEA già programmato in due decreti (un DM e un dPCM) dal Ministero della Salute. Questi provvedimenti prevedono un ampliamento dei diritti dei cittadini in materia di salute, con l'inclusione di nuove prestazioni, come l'estensione degli screening neonatali per patologie aggiuntive, tra cui la SMA. Inoltre, le risorse destinate all'assistenza ambulatoriale e protesica aumenteranno di 700 milioni di euro rispetto al 2012.


Il blocco dovuto a un ricorso


Dopo due proroghe, il Nuovo Nomenclatore sarebbe dovuto entrare in vigore il 30 dicembre 2024, ma la sua attuazione è stata ostacolata da un ricorso presentato da oltre trecentocinquanta strutture sanitarie al Tar. Il 30 dicembre, il Tar ha temporaneamente sospeso il decreto, rinviando la decisione definitiva al 28 gennaio 2025. Tuttavia, successivamente, il Tar ha revocato il blocco, consentendo l'applicazione del decreto in attesa di una sentenza finale.


L'interrogazione parlamentare


Di fronte a questa complicata situazione, alcuni parlamentari, tra cui Girelli, Furfaro, Ciani, Malavasi e Stumpo, hanno presentato un’interrogazione al Ministro della Salute. Nella loro richiesta, esprimono preoccupazione per l'incertezza che i cittadini stanno vivendo all'inizio dell'anno. Segnalano che sono emersi problemi con i codici e le dizioni che non corrispondono a quanto stabilito dalla normativa, costringendo molti CUP a rifiutare le nuove ricette e generando confusione tra i pazienti e le loro famiglie, che hanno dovuto affrontare disagi per ottenere appuntamenti. Spesso, è stato necessario compilare manualmente le ricette a causa di malfunzionamenti nei sistemi informatici.


Per queste ragioni, i parlamentari chiedono quali misure intenda adottare il Ministro Schillaci per affrontare le richieste degli operatori sanitari riguardo all'adeguamento delle tariffe e per prevenire il ripetersi di tale caos organizzativo, che potrebbe comportare ulteriori costi sia economici che sociali per pazienti e famiglie.


Ora non resta che attendere la decisione del Tar prevista per il 28 gennaio, sperando che il Governo possa rispondere efficacemente alle sollecitazioni avanzate.


Notiziario del malato - Rielaborazione testo tratto da osservatoriomalattierare.it - di Valentina Lemma - Gennaio 2025

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