"Oggi vogliamo approfondire il tema della Legge 104 e della pensione anticipata per il personale con disabilità: quali sono le opzioni disponibili per i lavoratori disabili per accedere prima alla pensione?"
La Legge di bilancio 2024 ha confermato tutte le misure previdenziali in vigore nel 2023, anche se per qualcuna di esse sono state apportate delle modifiche peggiorative, che rendono più complicato l’accesso alla pensione. Tre di esse prevedono particolari requisiti d’accesso, tra cui una condizione di disabilità o invalidità lavorativa. Tutte e tre queste misure previdenziali anticipate sono accessibili a quei lavoratori in possesso dei requisiti anagrafici e contributivi richiesti a cui è stata riconosciuta una riduzione della capacità lavorativa pari o superiore al 74%.
Legge 104 personale e pensione anticipata: l’Ape Sociale
L’Ape Sociale è l’anticipo pensionistico che accompagna il lavoratore o la lavoratrice appartenente a determinate categorie “fragili” fino all’età pensionabile (nel 2024 è fissata a 67 anni). Rispetto al 2023, con la Legge di bilancio 2024 è stata apportata una modifica al requisito anagrafico d’accesso: dal 1° gennaio 2024, per fare domanda per l’Ape Sociale occorrerà aver compiuto 63 anni e 5 mesi, anziché 63 anni com’era fino al 31 dicembre 2023 (chi ha maturato il requisito anagrafico entro fine 2023 può accedere all’Ape Sociale con i vecchi parametri). Tra i beneficiari dell’Ape Sociale, oltre ai disoccupati di lungo corso che hanno terminato da 3 mesi di percepire la Naspi; il caregiver, che da almeno 6 mesi assiste il coniuge o un familiare con disabilità grave (Legge 104, articolo 3, comma 3) e il lavoratore impiegato in mansioni gravose, ci sono i lavoratori con disabilità e una riduzione della capacità lavorativa pari o superiore al 74%, regolarmente riconosciuta. L’accesso all’Ape Sociale, per loro, spetta una volta compiuti 63 anni e 5 mesi, con almeno 30 anni di contributi versati. Al richiedente spetta un assegno mensile pari all’assegno previdenziale maturato al momento della domanda per l’Ape Sociale, ma in ogni caso l’importo non potrà superare i 1.500 euro lordi al mese, per 12 mensilità.
Legge 104 personale e pensione anticipata: Quota 41 precoci
Chi, invece, ha versato 41 anni di contributi, di cui un anno prima di compiere 19 anni di età, a prescindere dall’età anagrafica ha diritto ad accedere a Quota 41 per lavoratori precoci. Anche in questo caso, è necessario rientrare in alcune categorie fragili, tra cui i lavoratori con Legge 104 e una percentuale di riduzione della capacità lavorativa pari o superiore al 74%. Oltre a loro la prestazione è riservata anche ai lavoratori caregiver che assistono, da almeno 6 mesi, il coniuge o un familiare con disabilità grave (Legge 104, articolo 3, comma 3).
Legge 104 personale e pensione anticipata: Opzione Donna
L’ultima opzione anticipata riservata, tra gli altri, ai lavoratori e alle lavoratrici con un’invalidità riconosciuta pari o superiore al 74% è Opzione Donna. La misura dedicata esclusivamente alle donne lavoratrici, a partire dal 1° gennaio 2024 spetta con 35 anni di contributi versati, al compimento del 61° anno di età (nel 2023 era 60 anni). Sono previsti “sconti” anagrafici di un anno (60 anni, nel 2023 era 59 anni) se la donna ha avuto un figlio oppure di due anni (59 anni, nel 2023 era 58 anni), se la lavoratrice ha avuto due o più figli. Come le altre due misure, Opzione Donna è riservata soltanto a particolari categorie fragili, come le lavoratrici con invalidità, le caregiver che da almeno 6 mesi assistono il coniuge o un familiare con disabilità grave e le disoccupate.
Faq su Legge 104 e pensione anticipata
Quali sono le date da ricordare per presentare domanda per l’Ape Sociale nel 2024?
I termini per inoltrare la domanda per il riconoscimento delle condizioni di accesso per avere diritto all’Ape Sociale scadranno il 31 marzo 2024, per chi ha maturato i requisiti nel 2023 e per chi li ha soddisfatti negli anni precedenti. Chi non ha presentato domanda entro il 31 marzo, avrà modo di recuperare entro il 15 luglio 2024: l’istituto comunicherà l’esito dell’istruttoria entro il 15 ottobre. Infine, per i ritardatari è prevista l’ultima finestra con scadenza il 30 novembre 2024: l’INPS informerà dell’esito dell’istruttoria entro il 31 dicembre 2024, ma le domande verranno prese in considerazione soltanto se rimangono a disposizione le risorse economiche per coprire la spesa.
Come sono calcolate le pensioni con “Opzione donna 2024”?
Le pensioni nell’ambito di “Opzione donna 2024” vengono calcolate secondo il sistema interamente contributivo. Questo significa che l’ammontare della pensione dipenderà dai contributi versati durante la vita lavorativa, senza le componenti del sistema retributivo che erano presenti in precedenza.
Qual è la finestra mobile per “Opzione donna 2024”?
La finestra mobile in “Opzione donna 2024” si riferisce al periodo di differimento nell’erogazione del primo rateo pensionistico. Questo differimento è pari a 12 mesi dalla maturazione dei requisiti per le lavoratrici dipendenti e 18 mesi per le lavoratrici autonome.
Chi sceglie opzione donna può continuare a lavorare?
Sì, si può continuare a percepire la pensione di Opzione donna e continuare a svolgere un lavoro di tipo libero e autonomo. Qualora scegliessi di continuare a eseguire mansioni lavorative, sarai obbligata a versare i contributi obbligatori previsti per i liberi professionisti.
Diritti del malato - Tratto da invaliditaediritti.it - di Carmine Roca - Gennaio 2024