"Il governo ha deciso di prorogare al 1° aprile l'entrata in vigore delle nuove tariffe per la specialistica ambulatoriale. Questa decisione è stata criticata, poiché rappresenta un ulteriore rinvio che continua a limitare l'accesso alle cure, inclusi trattamenti innovativi. Pazienti e cittadini si sentono penalizzati da questa decisione, considerandola un brutto regalo di Natale."
Nel mese di aprile sono state raggiunte un'intesa tra Stato e Regioni per il rinnovo delle tariffe del settore ambulatoriale e protesico della sanità, aprendo la strada all'entrata in vigore dei Livelli essenziali di assistenza (LEA) del 2017. Tuttavia, recentemente è stato annunciato uno slittamento dell'applicazione di tali tariffe ad aprile, su richiesta delle Regioni e Province autonome.
Questo ritardo delude le aspettative delle associazioni dei pazienti con patologie croniche e rare, che da tempo si battono per un accesso uniforme e innovazioni in tutto il territorio nazionale. Si teme che questo slittamento possa portare ad ulteriori proroghe dannose, soprattutto per quanto riguarda la prevenzione, che è fondamentale per garantire la salute dei cittadini e la solidità del Servizio sanitario nazionale. Tra le prestazioni che verranno rimandate ad aprile vi sono gli screening neonatali, le diagnosi e il monitoraggio della celiachia, gli approfondimenti diagnostici strumentali di alta precisione e i trattamenti per la procreazione medicalmente assistita.
Questo slittamento potrebbe complicare ancora di più la situazione già complessa dell'accesso alle cure per le patologie croniche o rare.
Notiziario del malato - Sintesi comunicato di Cittadinanzattiva - Dicembre 2023