LA SPONDILITE ANCHILOPOIETICA GIOVANILE E GIACOMO LEOPARDI

LA SPONDILITE ANCHILOPOIETICA GIOVANILE E GIACOMO LEOPARDI

LA SPONDILITE ANCHILOPOIETICA GIOVANILE E GIACOMO LEOPARDI

"Una recente ipotesi suggerisce che la malattia che afflisse Giacomo Leopardi, contribuendo alla sua morte a 39 anni, abbia influenzato profondamente la sua opera."


La spondilite anchilosante giovanile, nota anche come spondilite anchilopoietica giovanile, è una forma di spondilite anchilosante che colpisce in particolare i giovani. Si tratta di una malattia infiammatoria cronica che interessa principalmente la colonna vertebrale e le articolazioni sacroiliache, portando a una significativa riduzione della mobilità. In assenza di un trattamento adeguato, le forme più gravi possono provocare la fusione delle vertebre, rendendo estremamente difficoltosi anche i movimenti quotidiani più semplici.


Recentemente, questa condizione è stata collegata alla vita di Giacomo Leopardi. Secondo una teoria proposta dal professor Erik Sganzerla, direttore di Neurochirurgia all’Ospedale San Gerardo di Monza, il celebre poeta italiano del XIX secolo potrebbe aver sofferto di questa malattia. Sganzerla ha esaminato le oltre 1.900 lettere di Leopardi, trovando indizi che potrebbero supportare la sua ipotesi, anche se questa rimane un'idea non universalmente accettata dalla comunità scientifica. La vita di Leopardi e la sua morte a Napoli nel 1837 sono al centro della miniserie "Leopardi – Il poeta dell'infinito", diretta da Sergio Rubini, in programmazione su Rai 1.


La spondilite anchilosante è una malattia cronica infiammatoria che influisce principalmente sulla colonna vertebrale, ma può anche coinvolgere altre articolazioni come quelle delle gambe. Talvolta si associano a questa malattia anche altre condizioni, come psoriasi, malattie infiammatorie intestinali e uveite, un'infiammazione dell'uvea, la membrana che si trova tra la cornea e la sclera.


Sebbene non si conosca con certezza la causa di questa malattia, si sa che i fattori genetici hanno un ruolo importante. Circa il 90% dei pazienti presenta un particolare gene (HLA-B27), e i familiari di primo grado di chi ne è affetto hanno un rischio di sviluppare la malattia molto più elevato rispetto alla media.


La forma giovanile di questa condizione è considerata un tipo di artrite cronica infantile, colpendo prevalentemente le articolazioni delle gambe. Inoltre, è possibile che l'infiammazione interessi anche le entesi, ovvero i punti di inserzione di legamenti e tendini sulle ossa, in particolare nella zona dei piedi.


La spondilite anchilosante è più comune negli uomini e di solito si manifesta tra i 20 e i 40 anni, anche se nella variante giovanile può iniziare già a partire dai 10 anni. Il sintomo iniziale più frequente è il mal di schiena lombare di natura infiammatoria, che si distingue per il fatto che peggiora a riposo e migliora con il movimento.


I sintomi possono variare da persona a persona, ma di solito includono dolore lombare, fastidi alle articolazioni periferiche e, in alcuni casi, manifestazioni extra-articolari come l'uveite, che può provocare arrossamento e sensibilità alla luce negli occhi. Sganzerla ha suggerito che alcuni dei disturbi descritti da Leopardi nelle sue lettere, come problemi visivi e deformità spinale, possano supportare la sua teoria.


La diagnosi della spondilite anchilosante giovanile avviene attraverso un’analisi clinica, supportata da esami come la risonanza magnetica o la tomografia computerizzata. Sebbene i sintomi iniziali possano manifestarsi con dolore e limitazioni funzionali, è fondamentale una diagnosi tempestiva per gestire la condizione e migliorare la qualità della vita dei pazienti.


Reumatologia dal web - Rielaborazione testo tratto da fanpage.it - di Maria Teresa Gasbarrone - Gennaio 2025

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