Molti sono i benefici previsti dalla legge per i soggetti disabili. Chiaramente, le agevolazioni fiscali, le prestazioni economiche e le tutele variano in base alle percentuali del proprio stato invalidante, accertate in seguito alla visita medica della Commissione medico – legale dell’Asl.
Come molti sanno, infatti, affinché venga riconosciuta l’invalidità civile è necessario presentare una apposita domanda all’INPS, previa trasmissione del certificato medico da parte del proprio medico curante. Una volta presentata la domanda, che lo ricordiamo deve essere trasmessa entro 60 giorni dall’invio del certificato del proprio medico, arriverà la convocazione per l’accertamento dell’invalidità civile della propria ASL di appartenenza. In base a questo accertamento e l’indicazione della percentuale dello stato invalidante, sarà possibile capire a quali sono le prestazioni a cui si ha diritto. Nello specifico, in questo articolo focalizzeremo la nostra attenzione sui diritti riconosciuti alle persone invalide al 95%.
A cosa hai diritto se sei invalido al 95%
In base alla percentuale accertata dalla Commissione Medico Legale dell’ASL, vengono riconosciuti ai soggetti invalidi diversi benefici e prestazioni. Nello specifico, chi è invalido al 95 per cento ha diritto alla fornitura gratuita di protesi e ausili coerenti con le patologie di cui si soffre. E’ prevista, inoltre, l’esenzione dal pagamento del ticket sanitario e i lavoratori dipendenti pubblici e privati, possono usufruire annualmente di un congedo straordinario retribuito, non superiore a 30 giorni, per affrontare le cure relative all’infermità riconosciuta. Questi giorni possono essere utilizzati tutti insieme oppure frazionati (non in ore). L’invalidità civile al 95 per cento dà anche la possibilità di accedere alla lista per il collocamento obbligatorio, dalla quale devono attingere i datori di lavoro sia pubblici che privati con un numero di dipendenti superiore a 15 unità, al fine di adempiere all’obbligo di assunzione degli invalidi. Con un’invalidità al 95% è possibile usufruire di agevolazioni per tessere trasporto pubblico locale, priorità nelle graduatorie per le case popolari, riduzione del canone telefonico e l’esenzione della reperibilità per le visite fiscali.
Infine, in presenza di uno stato invalidante al 95% sono previste diverse prestazioni di tipo economico. Si può ottenere l’Assegno ordinario di invalidità o la pensione di invalidità. Si ha diritto all’Assegno ordinario di invalidità in caso di lavoratore con almeno 5 anni di contributi, di cui 3 versati nell’ultimo quinquennio. La pensione di invalidità civile, invece, viene riconosciuta in caso non si lavori, dunque, non siano stati versati contributi e si registri un reddito annuo inferiore a 5.391,88 euro (per il 2023). Una volta raggiunta l’età pensionabile, il trattamento si trasforma automaticamente in pensione sociale il cui importo mensile è, attualmente, pari a 313,91 euro. Si ha, inoltre, la possibilità di accedere all’APE Sociale, ovvero, il sussidio che accompagna fino al pensionamento anticipato o di vecchiaia che sia. In questo caso, però, è necessario avere almeno 30 anni di contributi e 63 anni di età. Gli invalidi al 95% lavoratori pubblici e privati hanno, infine, diritto alla maggiorazione dell’anzianità pari a due mesi per ogni anno fino ad un massimo di 60 mesi, calcolati nell’arco temporale della condizione di invalidità almeno al 75%.
Notiziario del malato - Tratto da solofinanza.it - di Alessandra Urciuoli - Luglio 2023