Per un’Europa dell’uguaglianza, tutti devono avere gli stessi diritti, una vita indipendente, pari opportunità senza discriminazioni. La Commissione europea ha presentato la strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030 per garantire la piena partecipazione alla società su un piano di parità con gli altri, nell’Unione europea e non solo. La strategia sostiene l’attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità sia a livello europeo che nazionale. Arriverà anche una tessera europea di invalidità per tutti i paesi europei, ma ci vorrà ancora tempo.
Diritti delle persone con disabilità
Che ci sia molto da fare per i diritti delle persone con disabilità è evidente. Solo il 50% dei disabili ha un lavoro, rispetto al 75% delle persone senza disabilità. Il 52% delle persone con disabilità si sente discriminato. E i disabili hanno un rischio maggiore di diventare vittima di violenze e abusi. Il 20% dei giovani con disabilità lascia la scuola prematuramente, contro il 10% delle persone senza disabilità (fonte: Commissione europea). La disabilità espone a un maggiore rischio di povertà e di esclusione sociale. In Europa nel 2019 il 28,4% della popolazione dell’UE con disabilità (di età pari o superiore a 16 anni) è a rischio di povertà o esclusione sociale, rispetto al 18,4% di chi non si trova in una condizione di activity limitation. (Eurostat). La Commissione europea parte dunque dalla considerazione che passi avanti ci sono stati ma ci sono ancora molti ostacoli alla piena inclusione delle persone con disabilità.
«Sebbene negli ultimi decenni siano stati compiuti progressi nell’accesso all’assistenza sanitaria, all’istruzione, all’occupazione, alle attività ricreative e alla partecipazione alla vita politica, permangono molti ostacoli. È giunto il momento di potenziare l’azione europea».
La nuova strategia e i diritti delle persone con disabilità
La nuova strategia, informa Bruxelles, si basa sulla precedente strategia europea sulla disabilità 2010-2020 e contribuisce all’attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali, che funge da bussola per le politiche occupazionali e sociali in Europa e per il quale la Commissione adotterà un piano d’azione questa settimana. Come per altri settori, la situazione si è aggravata con la pandemia.
«La protezione dei diritti delle persone con disabilità deve essere al centro dei nostri sforzi, anche nella risposta al coronavirus – ha detto Vicepresidente per i Valori e la trasparenza Vera Jourová – Le persone con disabilità sono state tra le più duramente colpite dalla crisi COVID-19. Dobbiamo adoperarci per garantire che la qualità della vita delle persone con disabilità migliori e che i loro diritti siano garantiti».
«Fin dalla sua nascita, – ha dichiarato Helena Dalli, Commissaria per l’Uguaglianza – il progetto europeo si è concentrato sulla rimozione delle barriere, in linea con la sua visione di unione nella diversità. Tuttavia molte persone con disabilità continuano a incontrare ostacoli, ad esempio quando cercano un lavoro o utilizzano i trasporti pubblici».
Diritti, indipendenza, pari opportunità
Le iniziative principali della strategia si basano su tre temi principali. Il primo è quello dei diritti. Le persone con disabilità hanno lo stesso diritti degli altri cittadini di partecipare alla vita politica e di trasferirsi in un altro paese. Entro la fine del 2023 la Commissione europea proporrà dunque una tessera europea d’invalidità per tutti i paesi dell’Ue, che agevolerà il riconoscimento reciproco dello status di disabilità tra gli Stati, aiutando le persone con disabilità a esercitare il loro diritto alla libera circolazione. La Commissione collaborerà inoltre strettamente con gli Stati per garantire la partecipazione delle persone con disabilità al processo elettorale nel 2023. Il secondo campo riguarda indipendenza e autonomia, troppo spesso negate e compromesse. Le persone con disabilità hanno il diritto di vivere in modo indipendente, di scegliere dove e con chi vivere. La Commissione si impegna dunque ad agire per migliorare i servizi sociali dedicati alle persone con disabilità. Terzo campo di azione, la non discriminazione e le pari opportunità. La strategia mira a proteggere dalla discriminazione e dalla violenza e a garantire alle persone con disabilità l’accesso alla giustizia, all’istruzione, alla cultura, allo sport, al turismo, al lavoro e ai servizi sanitari. La Commissione europea agirà in cooperazione con i paesi Ue. E integrerà le questioni relative alla disabilità in tutte le politiche dell’Ue. Promuoverà infine i diritti delle persone con disabilità a livello mondiale.
Diritti del malato - Tratto da helpconsumatori.it - di Sabrina Bergamini - Marzo 2021