DERMATITE ATOPICA: MIGLIORA CON L'ANTICORPO SPERIMENTALE AMLITELIMAB

DERMATITE ATOPICA: MIGLIORA CON L'ANTICORPO SPERIMENTALE AMLITELIMAB

DERMATITE ATOPICA: MIGLIORA CON L'ANTICORPO SPERIMENTALE AMLITELIMAB

"Pazienti con dermatite atopica moderata-grave trattati con l'anticorpo sperimentale amlitelimab hanno mostrato miglioramenti clinici e nei biomarcatori, anche dopo la sospensione del trattamento".


I pazienti affetti da dermatite atopica di grado moderato a severo che sono stati trattati con l'anticorpo sperimentale amlitelimab, mirato al ligando OX-40, hanno mostrato significativi miglioramenti clinici e nei biomarcatori, anche dopo la sospensione del trattamento. Questi risultati provengono dallo studio di fase IIb chiamato STREAM-AD, recentemente pubblicato nel Journal of Allergy and Clinical Immunology.


Amlitelimab, sviluppato da Sanofi, è un anticorpo monoclonale completamente umano che inibisce il ligando OX-40, un elemento cruciale nella regolazione immunitaria. Questo trattamento ha il potenziale di diventare una terapia innovativa per diverse patologie immunologiche e infiammatorie, inclusa la dermatite atopica, l'asma, l'idrosadenite suppurativa, la sclerodermia, la celiachia e l'alopecia. Agendo sul ligando OX-40, amlitelimab cerca di ristabilire l'equilibrio tra le cellule T pro-infiammatorie e quelle regolatorie.


Secondo il primo autore dello studio, Stephan Weidinger, direttore del dipartimento di dermatologia presso l'ospedale universitario Schleswig-Holstein, amlitelimab si distingue dai biologici tradizionali, poiché non agisce su una singola citochina o recettore, ma influenza a monte la cascata immunitaria, contribuendo a ripristinare l'omeostasi delle cellule T coinvolte nella risposta infiammatoria.


Lo studio STREAM-AD è un trial di fase IIb progettato in due parti, randomizzato, in doppio cieco e controllato con placebo. Ha incluso un periodo di screening di 28 giorni, seguito da 24 settimane di trattamento nella prima parte e 28 settimane di mantenimento o sospensione nella seconda parte.


  • Nella prima fase, i partecipanti sono stati suddivisi in cinque gruppi, ricevendo dosi di amlitelimab variabili (500 mg seguiti da 250 mg, 250 mg, 125 mg, 62,5 mg) o placebo. A eccezione della dose iniziale, il trattamento è stato somministrato ogni quattro settimane fino alla settimana 20;
  • Nella seconda fase, coloro che hanno ottenuto un punteggio di 0/1 (pelle quasi priva di lesioni) o una riduzione dell'75% rispetto al basale nell'Eczema Area and Severity Index (EASI 75) sono stati nuovamente randomizzati a ricevere placebo o a continuare il trattamento fino alla settimana 48.


I risultati hanno mostrato che alla settimana 24, i miglioramenti nel punteggio EASI erano significativi, con riduzioni del -64,4% nel gruppo con dose di carico, -52,2% nel gruppo da 250 mg, -53,7% nel gruppo da 125 mg, -54,4% nel gruppo da 62,5 mg e -27,6% nel gruppo placebo. Il punteggio IGA 0/1 è stato raggiunto da una percentuale significativa dei pazienti trattati, con il 45,5% nel gruppo con dose di carico. Inoltre, tra coloro che hanno continuato il trattamento, il 71,9% ha mantenuto il punteggio IGA 0/1 fino alla settimana 52, mentre per quelli che hanno sospeso il trattamento, il punteggio è stato mantenuto nel 57% dei casi. Anche i livelli sierici di amlitelimab sono rimasti stabili nei pazienti in trattamento, mentre sono diminuiti in quelli a placebo. I biomarcatori correlati all'infiammazione si sono ridotti in tutti i pazienti trattati con amlitelimab.


Weidinger ha sottolineato che lo studio ha evidenziato una riduzione prolungata di vari marcatori pro-infiammatori, suggerendo che amlitelimab potrebbe rappresentare un'opzione di trattamento efficace per la gestione a lungo termine della dermatite atopica moderata a severa. Gli eventi avversi associati al trattamento sono stati riportati nel 69,8% dei pazienti che hanno continuato la terapia e nel 71,9% di quelli che l'hanno sospesa, con cefalea e infezioni delle vie respiratorie superiori come effetti collaterali più comuni. Attualmente, è in corso un programma di sperimentazione clinica di fase III per valutare l'efficacia di amlitelimab, sia come monoterapia che in combinazione con steroidi topici.


Reumatologia dal web - Rielaborazione testo tratto da pharmastar.it - Dicembre 2024

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