Cosa sono le malattie reumatiche
Le malattie reumatiche colpiscono il 15 per cento della popolazione. I fattori scatenanti sono molti e non sempre sono legati solo all’età. Negli ultimi anni gli scienziati hanno trovato evidenze concrete sugli effetti di una dieta alimentare: può influire in modo importante sull’infiammazione. In questo post vedremo quali sono i cibi da evitare, per ridurre il dolore, e quali gli alimenti che possono invece dare un beneficio e comunque non avere una incidenza sull’artrite reumatoide e su altre patologie autoimmuni (come l’artrite psoriasica, il lupus eritematoso sistemico, il diabete di tipo 1, la miastenia gravis, la sindrome di Sjogren e così via).
Artrite reumatoide e malattie autoimmuni: le artriti
Le artriti sono delle malattie autoimmuni. Sono causate dalla risposta del sistema immunitario contro i tessuti. Queste patologie comportano dolori articolari, scheletrici e muscolari. Oltre a compromettere (per il graduale irrigidimento delle articolazioni) le capacità di movimento. Malattie di questo tipo sono circa un centinaio. Le più diffuse sono:
- artrite reumatoide: un caso ogni 250 abitanti;
- artrite psoriasica: un caso ogni 100 abitanti.
Queste due patologie, come una buona parte delle malattie autoimmuni, possono compromettere in modo significativo la vita delle persone che ne soffrono. I primi sintomi si presentano con dolori a mani, piedi e polsi. La patologia può poi estendersi anche a gomiti, spalle e ginocchia. Nelle fasi acute si possono anche verificare arrossamenti e gonfiori (oltre a una sensazione di costante calore) nelle zone interessate. I sintomi peggiorano con il riposo assoluto. Bisogna ricordare che è importante anche il movimento (nonostante i dolori). Può anche bastare una passeggiata di 30 minuti al giorno. Il riposo continuo, come accennato, può peggiorare le condizioni dell’articolazione.
Insieme ai farmaci può dare giovamento anche una dieta, eliminando i cibi che aggravano l’infiammazione e prediligendo quelli che invece aiutano a tenerla sotto controllo.
Artrite reumatoide e malattie autoimmuni: dieta
Ci sono degli alimenti che agiscono come antinfiammatori naturali, o meglio: sono capaci di regolare gli ormoni responsabili dell’infiammazione: citochine, eicosanoidi e insulina. Ma non solo. Bisogna anche rispettare un corretto abbinamento di cibi per evitare picchi glicemici. E quindi distribuire proteine, grassi e carboidrati.
Artrite reumatoide e malattie autoimmuni: nutrienti
La parte più importante di una dieta per chi soffre di artrite reumatoide e altre malattie autoimmuni, è rappresentato dai nutrienti.
C’è infatti da considerare una conseguenza tipica dello stato infiammatorio: questa condizione causa una riduzione delle massa magra e della forza muscolare. La conseguenza è un costante senso di stanchezza. Per questo motivo è indispensabile garantire ai muscolo un sufficiente apporto nutritivo. È importante anche raggiungere il giusto equilibrio tra acidi grassi, omega 3 e omega 6 (altro fatto determinante per gli ormoni infiammatori). Quello che bisogna evitare o ridurre di molto è il consumo di prodotti grassi o confezionati.
Artrite reumatoide e malattie autoimmuni: zuccheri e grassi
Zuccheri e grassi, soprattutto nelle fasi acute dell’infiammazione, dovrebbero essere molto ridotti dalla dieta giornaliera di un paziente che soffre di patologie autoimmuni. Bisognerebbe quindi evitare di assumere:
- dolci;
- bevande zuccherate;
- salse e creme pronte;
- prodotti industriali confezionati;
- cereali da colazione;
- cibo eccessivamente processato;
- alcolici;
- fritture.
Meglio ridurre anche il consumo di:
- sale e alimenti salati (formaggi).
Gli esperti consigliano anche di diminuire il consumo di cereali che contengono glutine, e quindi:
- pasta;
- pane;
- cereali;
- farine di grano;
- orzo;
- farro;
- segale.
Meglio sostituirli con altri cereali, che non contengono glutine:
- riso;
- mais;
- grano saraceno.
Sono sconsigliati anche:
- la carne rossa;
- gli insaccati;
- i salumi;
- la carne in scatola.
Alimenti che possono causare un aumento degli ormoni responsabili delle infiammazioni anche in chi non soffre di determinate patologie.
Artrite reumatoide e malattie autoimmuni: cibi consigliati
Sono invece consigliati i cibi che sono ricchi di acidi grassi. Al posto della carne rossa è meglio mangiare il pesce, in particolare quello azzurro (meno ricco di lipidi):
- tonno;
- merluzzo;
- pesce spada;
- sgombro;
- alici;
- aringhe;
- salmone (che è più grasso, ma contiene molto omega 3).
Questi sono invece i cibi che hanno una significativa azione antinfiammatoria:
- cipolle;
- cetriolo;
- cavolfiore;
- carciofi;
- zucchine;
- broccoli;
- ananas;
- fragole;
- lamponi.
I latticini non sono sconsigliati, anche se è preferibile assumerli in piccole dosi. Ma devono comunque essere formaggi magri.
Artrite reumatoide e malattie autoimmuni: idratazione
Bere molta acqua fa sempre bene all’organismo. Ancora di più quando si soffre di patologie che colpiscono ossa e articolazioni, che sono così più lubrificate, riducendo l’attrito tra le cartilagini. Può ridurre il dolore causato dall’infiammazione anche assumere vitamina D e calcio. È ovvio che la sola dieta non può essere sufficiente per alleviare in modo significativo il dolore articolare. Sono molti comunque i pazienti che hanno dichiarato di aver tratto giovamento da una dieta equilibrata. Per avere un quadro più preciso e una dieta personalizzata (a seconda delle esigenze della singola persona) è opportuno rivolgersi a un nutrizionista esperto.
Faq sull’artrite reumatoide
Come posso richiedere il riconoscimento dell’invalidità civile per l’artrite reumatoide?
Per iniziare la procedura di riconoscimento dell’invalidità civile per l’artrite reumatoide, puoi rivolgerti a un patronato o all’Ufficio invalidi civili dell’Asl del tuo territorio. I documenti da presentare sono:
- Tessera sanitaria
- Certificato del tuo medico di famiglia o dello specialista che attesta la patologia
- Autocertificazione con dati anagrafici
- Fotocopia del tuo documento di identità
- Codice fiscale
- Foglio di prenotazione
- Domanda in triplice copia redatta da te
- Documentazione medica completa relativa alla patologia.
Cosa devo portare alla Commissione per il riconoscimento dell’invalidità civile con l’artrite reumatoide?
Per ottenere il riconoscimento dell’invalidità civile con l’artrite reumatoide, devi sottoporsi a specifici esami medici e portare alla commissione dell’INPS una documentazione clinica completa. Questa dovrebbe includere esami di laboratorio, indagini strumentali, cartelle cliniche di ricoveri e/o interventi chirurgici, visite specialistiche, e informazioni sulla tua terapia attuale e pregressa.
Quali sono i gradi di gravità dell’artrite reumatoide per l’invalidità civile?
Nelle tabelle dell’INPS sono presenti quattro gradi di gravità per l’artrite reumatoide:
- Grado 1: fisso 20% di invalidità civile
- Grado 2: minimo 21%, massimo 50%
- Grado 3: minimo 51%, massimo 80%
- Grado 4: minimo 81%, massimo 100%.
A quali diritti e agevolazioni ho diritto se ho l’artrite reumatoide e sono riconosciuto invalido civile?
La percentuale di invalidità civile con artrite reumatoide può darti diritto a diverse agevolazioni:
- Fino al 33%: non si ha diritto a nessuna agevolazione
- Dal 34%: ausili e protesi relativi alla malattia invalidante
- Dal 46%: iscrizione negli elenchi provinciali del lavoro e della massima occupazione per il collocamento mirato
- Dal 51%: congedo straordinario non superiore ai 30 giorni l’anno
- Dal 67%: esenzione dal ticket sanitario per le prestazioni di assistenza specialistica o di diagnostica strumentale e di laboratorio; agevolazioni per graduatorie di case popolari, per il canone telefonico
- Dal 74%: assegno mensile
- Dal 75%: riconoscimento di contributi figurativi per ogni anno di lavoro
- Al 100%: pensione di inabilità e assegno di accompagnamento.
Attenzione: (Le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e non si sostituiscono in alcun modo al consulto medico e/o al parere di uno specialista. Non costituiscono, inoltre, elemento per la formulazione di una diagnosi o per la prescrizione di un trattamento. Per quanto riguarda il fai da te, questo potrebbe essere potenzialmente pericoloso, AIRA ODV non è responsabile di eventuali danni a animali, cose o persone in seguito all’applicazione di metodi descritti negli articoli. Si ricorda che bisogna prestare attenzione ai materiali e prodotti usati che potrebbero in alcuni casi anche nuocere alla salute o creare allergie o altri effetti negativi).
Alimentazione - Tratto da
invaliditaediritti.it - Luglio 2023