"Recenti studi hanno indicato una correlazione tra infezioni intestinali e urinarie, di origine batterica o fungina, e l'insorgenza o la progressione dell'AR."
L'artrite reumatoide (ARE) è una malattia autoimmune cronica che principalmente colpisce le articolazioni, portando a infiammazione, dolore e deterioramento progressivo delle strutture articolari. Sebbene la causa precisa di questa patologia non sia completamente compresa, si pensa che sia il risultato di un'interazione tra fattori genetici, ambientali e immunologici. Recenti ricerche hanno suggerito un legame potenziale tra infezioni intestinali e urinarie provocate da batteri o funghi e lo sviluppo o l'aggravarsi dell'ARE. Il tema delle infezioni nel contesto delle malattie autoimmuni è complesso e coinvolge vari meccanismi, tra cui la mimica molecolare, l'attivazione anomala del sistema immunitario e le alterazioni del microbioma dell'ospite. Qui di seguito si approfondisce la connessione tra infezioni batteriche e fungine, sia intestinali che urinarie, e l'ARE.
Il microbioma intestinale svolge un ruolo fondamentale nel mantenimento dell'equilibrio immunitario. Un disequilibrio noto come disbiosi è stato collegato all'insorgenza di varie malattie autoimmuni, inclusa l'ARE. Le infezioni intestinali, che possono modificare la composizione del microbioma, potrebbero giocare un ruolo nella patogenesi dell'ARE. Alcuni patogeni intestinali, come Escherichia coli, Salmonella e Clostridium difficile, possono innescare risposte immunitarie anomale.
Tali infezioni possono provocare una produzione eccessiva di citochine pro-infiammatorie, come IL-6, IL-1β e TNF-α, che stimolano l'attivazione di cellule T autoreattive e macrofagi, i quali attaccano le articolazioni nell'ambito dell'ARE. Inoltre, le infezioni batteriche o fungine possono compromettere l'integrità della barriera intestinale, permettendo il passaggio di antigeni batterici e tossine nel flusso sanguigno, il che potrebbe innescare una risposta autoimmune sistemica. Studi hanno indicato che certe infezioni intestinali possono stimolare la produzione di autoanticorpi, come il fattore reumatoide (RF) e gli anticorpi anti-peptidi ciclici citrullinati (anti-CCP), entrambi correlati all'evoluzione della malattia. Due ceppi batterici presenti nell'intestino sono stati oggetto di approfonditi studi relativi all’artrite reumatoide (ARE):
1. Prevotella copri: Ricerche hanno evidenziato una maggiore prevalenza di questo batterio nei pazienti affetti da artrite reumatoide rispetto ai soggetti sani. Si ipotizza che P. copri possa attivare una risposta infiammatoria esagerata, giocando un ruolo importante nell’insorgenza della malattia.
2. Fusobacterium nucleatum: Questo batterio, noto per il suo legame con malattie infiammatorie intestinali, potrebbe favorire la produzione di citochine pro-infiammatorie, influenzando così la risposta autoimmune tipica dell’ARE.
In aggiunta, le infezioni fungine intestinali, come quelle causate da Candida albicans, possono compromettere l'equilibrio del microbioma intestinale e aumentare la permeabilità intestinale. Questo fenomeno consente il passaggio di antigeni fungini e batterici nel circolo sanguigno, il che può attivare il sistema immunitario. È stata riscontrata una correlazione tra la presenza di C. albicans e la produzione di autoanticorpi, oltre a disfunzioni immunitarie che potrebbero contribuire alla patogenesi dell’artrite reumatoide.
Infezioni urinarie e artrite reumatoide
Le infezioni urinarie ricorrenti (IVU) sono state collegate all'autoimmunità reattiva (ARE), anche se il meccanismo preciso che sottende a questa associazione rimane in gran parte oscuro. Si suggerisce che le infezioni croniche del tratto urinario possano fungere da catalizzatore per l'attivazione autoimmune tramite diversi meccanismi. Le infezioni batteriche a livello urinario potrebbero provocare un'infiammazione sistemica attraverso la produzione di citochine infiammatorie, le quali potrebbero potenziare risposte autoimmuni già esistenti. Questo stato infiammatorio cronico potrebbe non solo attivare ma anche esacerbare la progressione dell'ARE. Inoltre, il rilascio di sostanze batteriche nel flusso sanguigno potrebbe indurre il sistema immunitario a scagliarsi contro le proprie cellule e tessuti.
Mimesi molecolare
La mimesi molecolare rappresenta un fenomeno immunologico in cui i patogeni presentano epitopi antigenici simili a quelli presenti nell'organismo ospite. Questo meccanismo può dare luogo a una risposta immunitaria che, oltre a colpire il patogeno stesso, attacca anche i tessuti dell'ospite. In particolare, alcuni batteri responsabili delle infezioni urinarie hanno dimostrato di esibire proteine che assomigliano a quelle delle articolazioni, inducendo così una risposta autoimmune diretta contro i tessuti articolari. Uno degli agenti patogeni più rilevanti è Escherichia coli, noto per essere uno dei principali colpevoli delle infezioni del tratto urinario e potenzialmente coinvolto nell'insorgenza di artrite reattiva (ARE). È stato osservato che alcuni antigeni di E. coli possono imitare le molecole tipiche delle articolazioni, scatenando una risposta autoimmune che interessa i tessuti sinoviali. Ricerche hanno evidenziato come il sistema immunitario nei pazienti affetti da ARE possa generare anticorpi contro le proteine batteriche di E. coli, che presentano sequenze comparabili a quelle delle proteine della matrice articolare. Oltre a E. coli, anche Proteus mirabilis è stato oggetto di studio in relazione alla patogenesi dell'ARE. Questo microrganismo, responsabile di infezioni urinarie, potrebbe attivare meccanismi di mimica molecolare che portano all'innalzamento di autoanticorpi contro il collagene presente nelle articolazioni. È particolarmente interessante notare che alcuni peptidi derivati da Proteus mirabilis presentano somiglianze con componenti del tessuto umano, suggerendo un potenziale ruolo nella scatenazione di reazioni autoimmuni.
Meccanismi patogenetici comuni
Diversi meccanismi patogenetici potrebbero chiarire il legame tra infezioni di origine batterica o fungina e l'insorgenza o l'aggravamento dell’ARE. Le infezioni, sia a livello intestinale che urinario, possono avviare un'infiammazione cronica, che rappresenta una delle caratteristiche fondamentali dell’ARE. Questa infiammazione persistente può contribuire ad un ulteriore deterioramento delle articolazioni e ad un'accentuazione dei sintomi associati alla malattia. Inoltre, il microbiota presente negli intestini e nelle vie urinarie gioca un ruolo essenziale nella regolazione del sistema immunitario. Le infezioni che alterano la composizione del microbioma possono compromettere l'equilibrio immunitario, innescando risposte autoimmuni anomale. Questa situazione può, a sua volta, determinare una maggiore produzione di autoanticorpi, come il fattore reumatoide e gli anticorpi anti-CCP, che sono indicatori significativi nell'ambito dell’ARE.
Prove epidemiologiche e cliniche
Diversi studi hanno messo in luce una potenziale connessione tra infezioni intestinali e urinarie e l'insorgenza dell'artrite reumatoide (AR). Una ricerca pubblicata nella rivista Cell Host & Microbe ha rivelato che il microbiota intestinale dei pazienti affetti da AR presenta differenze significative rispetto a quello di individui sani, con una maggiore presenza di Prevotella copri nei pazienti in fase precoce della malattia. Inoltre, vari studi epidemiologici hanno proposto che le infezioni urinarie ricorrenti, in particolare quelle provocate da Escherichia coli, possano aumentare il rischio di sviluppare artrite reumatoide. Altri lavori di ricerca hanno suggerito che le infezioni fungine croniche, specialmente quelle causate da Candida albicans, possano contribuire all'aumento del rischio di AR, principalmente attraverso l'impatto che esercitano sul microbioma intestinale e sulla sua permeabilità.
Conclusioni
Le infezioni a carico dell'intestino e delle vie urinarie, sia causate da batteri che da funghi, possono giocare un ruolo significativo nello sviluppo e nel peggioramento dell'artrite reumatoide. Questo avviene attraverso meccanismi complessi, tra cui l'aumento della permeabilità della mucosa intestinale, la promozione dell'infiammazione cronica, le alterazioni del microbioma e l'attivazione della risposta autoimmune. L'interazione tra infezioni, microbiota e sistema immunitario rappresenta un campo di ricerca emergente nell'ambito dell'artrite reumatoide. Una maggiore comprensione di queste dinamiche potrebbe offrire nuove opportunità per la prevenzione e il trattamento della malattia.
Reumatologia dal web - Rielaborazione testo tratto da medicomunicare.it - di Dr. Gianfrancesco Cormaci - Ottobre 2024