"Abatacept è risultato ben tollerato nei pazienti con artrite idiopatica giovanile (JIA), senza che siano stati identificati nuovi segnali di safety e con un'attività di malattia ben controllata."
Abatacept è risultato ben tollerato nei pazienti con artrite idiopatica giovanile (JIA), senza che siano stati identificati nuovi segnali di safety e con un'attività di malattia ben controllata, compresi alcuni pazienti che hanno raggiunto lo stato di malattia inattiva o la remissione. Questi i risultati ad interim (5 anni) di un’analisi dei dati del registro PRINTO (Paediatric Rheumatology International Trials Organisation)/PRCSG (Pediatric Rheumatology Collaborative Study Group) sull’impiego del farmaco in pazienti affetti da JIA, pubblicata sulla rivista Rheumatology.
Razionale e obiettivo dello studio
Con il termine “ombrello” di artrite idiopatica giovanile (JIA) si individua, come è noto, un gruppo eterogeneo di malattie reumatiche pediatriche di eziologia sconosciuta che si presentano in bambini di età inferiore a 16 anni.
La JIA, ricordano gli autori dello studio nell’introduzione al lavoro, rappresenta una delle principali cause di disabilità acquisita nei bambini, con una prevalenza riportata nei paesi sviluppati compresa da 16 a 150 casi per 100.000 persone.
Per la JIA attiva a decorso poliarticolare (pcJIA; qualsiasi categoria di JIA con ≥5 articolazioni colpite, ad eccezione della forma sistemica), l'American College of Rheumatology raccomanda il trattamento iniziale con un DMARD come il metotrexato. Nei pazienti con una risposta insoddisfacente o intolleranza al metotrexato, si raccomanda, invece, il ricorso ad un DMARDb, come un anti-TNF, un inibitore di IL-6 o il trattamento con un DMARD biologico, come l'inibitore del fattore di necrosi tumorale (TNFi), l'anti-interleuchina-6 o un modulatore della costimolazione delle cellule T (abatacept).
Abatacept è un modulatore selettivo della co-stimolazione delle cellule T, che si caratterizza per un meccanismo d'azione unico, che agisce a monte rispetto agli altri trattamenti attualmente disponibili per le malattie reumatiche. E' disponibile nelle formulazioni endovenosa (IV) e sottocutanea (SC) ed è efficace per il trattamento della pcJIA attiva di grado moderato-severo.
L’efficacia e sicurezza di abatacept (iv o sc) in pazienti affetti da JIA con una risposta insoddisfacente ai DMARD (compresi gli TNFi) sono state documentate in due studi di Fase 3. Inoltre, i gruppi PRINTO e PRCSG hanno implementato un registro post-marketing di pazienti trattati con abatacept per via endovenosa o sottocute per la JIA, allo scopo di monitorare la sicurezza e l'efficacia a lungo termine di abatacept nella pratica clinica reale. In questa pubblicazione, vengono resi noti i dati di sicurezza ed efficacia ad interim (5 anni) di abatacept in pazienti con JIA relativi ai pazienti reclutati in questo registro congiunto.
Disegno dello studio e risultati principali
Il registro Abatacept JIA è uno studio osservazionale, tuttora in corso, su bambini con JIA trattati con abatacept; l'arruolamento è iniziato a gennaio 2013. Nei diversi centri coinvolti in questo studio internazionale, i ricercatori stanno valutando i pazienti idonei sia per la safety (endpoint primario) che per l’efficacia in un arco di tempo di 10 anni. In questa analisi ad interim (5 anni), l'efficacia è stata misurata in base al punteggio clinico di attività della malattia artritica giovanile a 10 articolazioni (cJADAS10) in pazienti con JIA. Alla data del 31 marzo 2020, erano stati reclutati nel registro 587 pazienti; i dati relativi a 569 di questi sono serviti per questa analisi ad interim a 5 anni (comprendendo anche 134 nuovi utilizzatori del farmaco).
Dai dati a 5 anni è emerso che il tasso di incidenza di eventi avversi gravi (SAE), calcolato per 100 pazienti-anno di follow-up, era pari a 5,52 (IC95%: 4,27-7,01), mentre quello degli eventi di interesse speciale è risultato pari a 3.62 (IC95%: 2,63-4,86), con 18 infezioni gravi (IR; 1,48; IC95%: 0,88, 2,34). Quanto all’effectiveness, già al terzo mese il 55,9& dei pazienti ha raggiunto lo stato di ridotta attività di malattia o di malattia inattiva in base all’indice cJADAS10 (20,3%: 72/354 e 35,6%: 126/354, rispettivamente), che si è mantenuto fino a 5 anni. Le misure di attività di malattia sono migliorate fino a 5 anno relativamente a tutte le categorie di JIA considerate.
Riassumendo
Nel commentare i risultati, i ricercatori hanno affermato che i risultati dello studio erano in linea con quelli di altri registri pazienti, come il registro tedesco BIKER. Quanto alle infezioni, notoriamente frequenti nei pazienti pediatrici a causa della suscettibilità della popolazione, i ricercatori, hanno confermato che queste, come le complicanze procedurali, sono state le classi di SAE più frequentemente riportate; tuttavia le infezioni gravi sono state davvero molto rare.
Non solo: nessuno dei SAE correlati alle infezioni è stato ritenuto correlata al trattamento né è stata causa di interruzione dello stesso. Inoltre, non sono stati riportati casi di infezioni attive da tubercolosi. Da ultimo, sono risultati rari anche gli eventi di comparsa di altre malattie autoimmuni (es: uveiti) nei pazienti trattati con abatacept.
In conclusione dai dati ad interim di questo registro longitudinale è emerso che abatacept è stato ben tollerato e non associato a nuovi rischi di safety.
La popolazione pediatrica sottoposta a trattamento con il farmaco è andata incontro ad un buon controllo della durata di malattia per tutta la durata dello studio. Inoltre, Il trattamento con abatacept è risultato rapidamente efficace dal punto di vista clinico lungo tutto lo spettro delle JIA (malattia poliarticolare e oligoarticolare), con un certo numero di pazienti che ha raggiunto la remissione o la ridotta attività di malattia.
Reumatologia dal web - Tratto da pharmastar.it - di Nicola Casella - Gennaio 2024