L'ALIMENTAZIONE NELL'ARTRITE PSORIASICA E PSORIASI

L'ALIMENTAZIONE NELL'ARTRITE PSORIASICA E PSORIASI

ALIMENTAZIONE: ARTRITE PSORIASICA E PSORIASI

Alimentazione e dieta


L’alimentazione è uno dei fattori che più fortemente incidono sull’accrescimento, sullo sviluppo fisico e mentale e in generale sulla nostra vita.

Viviamo in un tempo in cui è facile ottenere ogni genere di informazione, un click su un sito ed ecco tutti a conoscenza dello scibile! E poi articoli su ogni rivista, trasmissioni tv, messaggi su ogni media. Ci imbattiamo in un nutritissimo numero di guru che si inventano regimi alimentari più o meno rigidi in grado di guarire ogni malattia! Affermazioni straordinarie che richiedono dati di supporto straordinari che, se privi di studi scientifici o statistiche diverranno privi di valore. Ogni guru ha il suo nemico giurato: ora le farine, poi i grassi, poi i carboidrati: che spavento e confusione sotto il nostro cielo! Cominciamo a parlare con chiunque ci ascolti e tutti loro ci daranno consigli dagli effetti miracolistici.

Sembra troppo bello per essere vero! Probabilmente non lo è. Il guru è eclettico e si cela sotto gli abiti del vostro vicino rimesso al mondo da beveroni magici, oppure può essere un blasonato professionista o anche il tassista di mattina e nutrizionista di pomeriggio…


Esistono libri che parlano di dieta e psoriasi?


Possiamo trovare siti su siti che elargiscono diete miracolose per curare la psoriasi come anche libri su libri che titolano “Come guarire la psoriasi con l’alimentazione”. Tra i più famosi:


  • John Pagano – “Guarire la psoriasi – un metodo naturale”.
  • Jean Seignalet – “Alimentazione ovvero la terza medicina” nel quale afferma che seguendo una certa alimentazione, una forte percentuale di pazienti migliora o guarisce da decine di patologie, compresa la psoriasi (su 72 pazienti: 45 remissioni complete, 15 remissioni 50-90%, 12 insuccessi).


Lo stesso titolo si ripete per dozzine di altre patologie. La Dott.ssa Caterine Kousmine negli anni 30 mette a punto una dieta che parrebbe miracolosa per la sclerosi multipla.


Quali sono i punti forti di un’alimentazione corretta?


Gli esseri umani hanno bisogno di una grande varietà di nutrienti e eliminare intere categorie di alimenti dalla dieta quotidiana potrebbe creare conseguenze anche gravi. Oggi sono quasi scomparsi dalla nostra tavola alimenti indispensabili alla salvaguardia della nostra salute quali cereali completi, oli spremuti a freddo mentre è smisuratamente cresciuto l’uso di alimenti insaccati, conservati, precotti, cibi raffinati come zuccheri e farine.


Per una dieta bilanciata è necessario apportare al nostro corpo una quantità consigliata di nutrienti utili a:


  • Supportare la crescita;
  • Mantenere il peso corporeo;
  • Prevenire lo sviluppo di malattie associate ad eccessi o carenze alimentari.


Per una nutrizione ottimale dobbiamo assumere un’adeguata tipologia di alimenti che permettano di:


  • Ottimizzare e potenziare le funzioni fisiologiche di ogni individuo;
  • Assicurare la salute ed il benessere;
  • Rendere minimo il rischio di malattia.


Esiste una relazione tra dieta e psoriasi?


La psoriasi è una malattia cronica multifattoriale autoimmune infiammatoria la cui genesi dipende da fattori genetici, ambientali e comportamentali: l’alimentazione è una tessera di un complesso puzzle. L’idea di cambiare positivamente il decorso della malattia attraverso l’alimentazione ha sempre stimolato l’attenzione degli studiosi che hanno incentrato le loro ricerche e approfondimenti su questo argomento.


Gli studi condotti per definire la relazione tra dieta e psoriasi hanno spesso portato a risultati contraddittori che hanno comunque permesso di valutare alcuni aspetti prima considerati marginali quale, molto importante, la relazione tra psoriasi e peso corporeo o l’errore di valutare la psoriasi come malattia dei “sani” mentre i pazienti sviluppano comorbidità cardiometaboliche, ipertensione, diabete, spesso determinate dallo stile di vita adottato dai pazienti per “sfuggire” alla malattia. Per molti medici interpellati, seguiti in convegni, la piramide della dieta mediterranea resta il migliore suggerimento seppure con qualche aggiustamento.


Artrite psoriasica, rischi per il fegato e importanza dell'alimentazione


I pazienti con artrite psoriasica hanno un rischio maggiore di andare incontro a problemi al fegato: a dimostrarlo sono diversi studi, ma anche le evidenze cliniche. Da un lato sappiamo infatti che in chi è affetto da questa patologia immunomediata sono spesso presenti sindrome metabolica e disturbi cardiovascolari. Alcuni pazienti mostrano infatti rischio di aterosclerosi per effetto dell’azione infiammatoria causata dalle stesse citochine che alimentano l’infiammazione articolare. Inoltre possono andare incontro più facilmente a insulino-resistenza, condizione che apre la strada a obesità e diabete, e a patologie a carico di reni e fegato. Quest’ultimo può essere colpito, in particolare, da steatosi epatica (il cosiddetto “fegato grasso“). Anche queste conseguenze sembrano essere legate allo stesso malfunzionamento del sistema immunitario causa del danno articolare, che produce uno stato infiammatorio cronico a danno di diversi organi e apparati.

Oggi sappiamo inoltre che anche alcune terapie per il trattamento dell’artrite psoriasica potrebbero incrementare il rischio, sul lungo periodo, di disturbi al fegato. A dimostrarlo in particolare è stato uno studio americano pubblicato sul Journal of Investigative Dermatology da studiosi dell’Università della Pennsylvania (Usa). La ricerca si è fondata sull’analisi di dati di oltre 260mila pazienti affetti da psoriasi, artrite psoriasica o artrite reumatoide confrontati con quelli di un milione e 200mila soggetti sani. Dai risultati emerge come i soggetti affetti dalle tre condizioni hanno un maggiore rischio di steatosi epatica proprio come conseguenza dell’infiammazione sistemica ma anche dell’impiego di alcuni farmaci. In particolare in chi è affetto da artrite psoriasica il rischio di malattie epatiche è superiore del 38 per cento rispetto ai pazienti sani. Per questo, spiegano gli studiosi, la salute del fegato va costantemente monitorata in chi ha una diagnosi di artrite psoriasica in funzione dell’attività di malattia ma anche della necessità di proseguire in sicurezza le terapie prescritte. Lo studio, però, vuole sottolineare come anche alimentazione e stili di vita devono essere al centro dell’impegno clinico dei medici: solo così si evitano fattori di rischio quali il sovrappeso che potrebbero influenzare la salute metabolica ed epatica. Da un punto di vista nutrizionale, le indicazioni utili per i pazienti sono quelle valide per la prevenzione di molte malattie e in particolare per il controllo dell’obesità e della sindrome metabolica: pochi grassi e tanta frutta e verdura che aiutano a ridurre l’infiammazione sistemica attivata dagli accumuli adiposi ma anche il sovraccarico alle articolazioni. Alcuni cibi in particolare sembrano avere un effetto importante: frutta come ananas, ciliegie e uva rossa, cereali integrali, legumi ma anche molti prodotti ittici ricchi di Omega-3 possono modulare l’infiammazione e contribuire a prevenire le recidive.


Attenzione: (Le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e non si sostituiscono in alcun modo al consulto medico e/o al parere di uno specialista. Non costituiscono, inoltre, elemento per la formulazione di una diagnosi o per la prescrizione di un trattamento. Per quanto riguarda il fai da te, questo potrebbe essere potenzialmente pericoloso, AIRA ODV non è responsabile di eventuali danni a animali, cose o persone in seguito all’applicazione di metodi descritti negli articoli. Si ricorda che bisogna prestare attenzione ai materiali e prodotti usati che potrebbero in alcuni casi anche nuocere alla salute o creare allergie o altri effetti negativi).


Alimentazione - Tratto da psoriasi360.it e apiafco.org - Settembre 2021

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