INDENNITA' DI ACCOMPAGNAMENTO PER INVALIDI CIVILI 2025

INDENNITA' DI ACCOMPAGNAMENTO PER INVALIDI CIVILI 2025

INDENNITA' DI ACCOMPAGNAMENTO PER INVALIDI CIVILI 2025

"A chi spetta l’indennità di accompagnamento? Quali sono i nuovi importi? Come funziona? Come fare e viene rifiutata.."


L'importo dell'indennità di accompagnamento è stato aggiornato, come comunicato dall'INPS nella circolare n. 23 del 28 gennaio, che ha anche fornito informazioni sugli sviluppi relativi alle prestazioni per l'invalidità civile.


Ogni anno, infatti, le prestazioni assistenziali, inclusa l'indennità di accompagnamento, vengono adeguate in base all'andamento del costo della vita. Questo adeguamento comporta un aumento della cifra erogata, mentre il limite di reddito previsto per accedere a tali prestazioni rimane invariato, a meno che non vi siano specifiche indicazioni contrarie.


Inoltre, dal 1° gennaio 2025, è prevista l'introduzione di una nuova prestazione universale, destinata esclusivamente a coloro che necessitano di assistenza con un grado di bisogno estremamente elevato.


Indennità di accompagnamento: Dettagli


Definizione


L'indennità di accompagnamento, comunemente chiamata "accompagno", è un supporto economico fornito dall'INPS a persone con gravi disabilità fisiche o psichiche, che non possono camminare senza assistenza o che non sono in grado di svolgere le normali attività quotidiane.


Questa prestazione è non reversibile e segue le normative stabilite dalla legge 18/1980. È erogata a seguito di una richiesta da parte dell'interessato, con l'importo annuale che quest'anno è aumentato in base alla rivalutazione. A differenza di altre forme di sostegno per invalidi civili, l'indennità di accompagnamento non è subordinata al reddito. È possibile che alcuni invalidi civili ricevano solo l'indennità di accompagnamento. Tuttavia, per accedervi, non è sufficiente avere una percentuale di invalidità del 100%; è necessario che la documentazione ufficiale attesti l'impossibilità di svolgere le funzioni quotidiane a causa della disabilità.


Requisiti


L'indennità viene concessa esclusivamente al soggetto con disabilità, indipendentemente dall'età o dalla situazione reddituale, a condizione che siano soddisfatti specifici criteri:


  • Inabilità totale (100%) per motivi fisici o psichici;
  • Impossibilità di camminare senza assistenza o di svolgere le normali attività quotidiane necessitando di aiuto continuo;
  • Cittadinanza italiana;
  • Per cittadini dell'Unione Europea, è necessaria l'iscrizione all'anagrafe del comune di residenza;
  • Per cittadini extracomunitari, è necessario un permesso di soggiorno valido per almeno un anno;
  • Residenza stabile in Italia.


Per gli over 65, l'indennità è concessa se ci sono difficoltà persistenti nel compiere le attività quotidiane legate all'età. Non ci sono limiti sul reddito, pertanto un disabile al 100% con un reddito elevato può comunque ricevere l'indennità.


Esclusioni


Non hanno diritto all'indennità di accompagnamento:


  • Gli invalidi ricoverati gratuitamente in strutture per oltre 30 giorni;
  • Chi percepisce indennità simili per invalidità derivante da cause di guerra, di lavoro o di servizio (eccetto per chi opta per un trattamento più favorevole).


Importo per il 2025


La circolare dell'INPS n. 23 del 28 gennaio 2025 ha aggiornato l'importo dell'indennità di accompagnamento, che dal 1° gennaio 2025 sarà di 542,02 euro mensili (rispetto ai 531,76 euro dell'anno precedente). L'importo è erogato per 12 mesi, senza tredicesima, per un totale annuale di 6.504,24 euro, ed è fisso, indipendentemente dal reddito.


Cumulabilità con altre prestazioni


L'indennità di accompagnamento non può essere cumulata con indennità simili, come quelle per invalidità derivante da cause di guerra o di lavoro, né con l'indennità di frequenza. Tuttavia, può essere combinata con altri trattamenti assistenziali e previdenziali, come la pensione di inabilità civile e le pensioni dirette e indirette. Inoltre, sarà possibile cumularla con la nuova prestazione universale, che ammonta a 850 euro per coprire i costi di assistenza.


Procedura per la richiesta


Per richiedere l'indennità di accompagnamento, il primo passo è contattare il proprio medico di base per ottenere un certificato medico, necessario per la valutazione sanitaria. Questo certificato deve contenere un codice identificativo fondamentale per completare la domanda.


E se viene rifiutata l'indennità?


Questa prestazione è riservata agli invalidi civili al 100% che affrontano significative difficoltà in attività quotidiane come camminare, mangiare e svolgere le normali mansioni della vita. Per richiedere l’indennità, è necessario seguire un processo specifico che inizia con un certificato medico, redatto dal medico di famiglia e inviato telematicamente (servizio a pagamento).


Una volta ricevuta la conferma della trasmissione del certificato, i richiedenti possono presentare la domanda attraverso un ente di patronato, dopo di che dovranno attendere di essere convocati per una visita medica.


Al termine della visita, la commissione medica della ASL redige un verbale che stabilisce il grado di invalidità, la possibile applicazione della legge 104 e, se del caso, l’indennità di accompagnamento. Tuttavia, non sempre la domanda viene accettata. In caso di diniego, ci sono comunque delle opzioni da considerare.


Se la richiesta di indennità viene respinta, gli interessati hanno 180 giorni per agire. Questo periodo inizia dalla data di ricezione della comunicazione ufficiale della commissione. È importante notare che non è possibile presentare ricorso autonomamente; è necessario l'intervento di un avvocato. Infatti, il ricorso richiede la nomina di un esperto che esamini la situazione, la documentazione fornita e le decisioni della commissione.


Il ricorso non garantisce un esito positivo, perciò è consigliabile allegare nuova documentazione che possa dimostrare un aggravamento della condizione di salute o nuove malattie. Anche se il ricorso non viene gestito in autotutela, non ci sono certezze riguardo all'accettazione della richiesta e ci sono costi legali da considerare. Gli onorari degli avvocati variano, rendendo difficile una stima precisa.


Tuttavia, se il richiedente soddisfa determinati requisiti economici, potrebbe avere accesso al gratuito patrocinio. Le linee guida relative a questo sostegno per il 2024 indicano che:


Per un reddito fino a 12.838,01 euro, il patrocinio è completamente gratuito;

Tra 12.838,02 e 25.676,02 euro, si è esonerati da eventuali spese in caso di esito negativo del ricorso;

Tra 25.676,03 e 38.514,03 euro, si è esonerati dal pagamento del contributo unificato di 43 euro. 


Diritti del malato - Rielaborazione testo tratto da money.it e investireoggi.it  - Febbraio 2025

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